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Inserito:  01 Feb 2018 02:35
Chiedo scusa in anticipo a chiunque si stia cimentando nella lettura di questo messaggio, potrebbe essere particolarmente lungo e noioso, ma vorrei sfogarmi per sentirmi un pochino meglio per qualche istante. Quindi se non riuscite ad arrivare alla fine, vi capisco, e vi ringrazio ugualmente anche solo per averci provato.
Inoltre è tutto scritto malissimo, scusate.

Ho 21 anni, e a volte mi bastano e avanzano.

La mia storia inizia, o forse dovrei dire finisce, nel 2012, in terza superiore.
Ignoro il periodo precedente e l'infanzia perchè nonostante fossi sempre stato un ragazzo molto sensibile, timido, asociale, con problemi relazionali e sempre vittima di bullismo, non ero abbastanza conseziente da rendermene conto e soffrire, e per fortuna non lo ricordo come una fase della mia vita particolarmente brutta (nonostante parecchi episodi poco belli).
Essendo appunto una persona molto timida e sensibile, ho sempre avuto problemi con le persone, in particolar modo in questioni amorose.
Per questo motivo qualsiasi cotta si trasformava in un periodo di sofferenza continuo dovuto dall'incapacità di esprimere i propri sentimenti.
Proprio in terza superiore mi accadde con una ragazza che già conoscevo da diversi anni.
La cosa mi costò quasi 3 anni di continui fallimenti e depressione.
La mia quasi assente autostima lo era diventata ancora di più.

Inizialmente pensavo fosse solo un periodo brutto che sarebbe passato da solo, ma da quel giorno ad oggi non mi sono più ripreso, non riesco a godermi un singolo giorno.

Dopo quei 3 anni, ho conosciuto durante l'estate una ragazza con cui è nato un rapporto a distanza abbastanza intimo, cosa che aveva alzato leggermente la mia autostima e ridato per un attimo la speranza e la consapevolezza che magari non faccio così tanto schifo come continuo a ripetermi.
Il risultato purtroppo fu pessimo, lei si rivelò una ragazza bipolare, che chiamare stronza è riduttivo, con le idee davvero confuse. Dopo 2 anni di montagne russe sentimentali (tra litigi continui, paroline dolci e insulti, senza apparenti motivi, l'ho sempre trattata bene e con rispetto), ho detto basta.
Ero ormai ridotto così male da essere ad un passo dal suicidio, non dico per colpa sua, ma per la relazione malata che si era creata.
Avevo anche stabilito una scadenza.
Dato che abitava dall'altra parte dell'Italia, scelsi un giorno per andare da lei, e in base a come sarebbe andato l'incontro avrei deciso se farla finita o meno... le cose sono andate male, ma qualcosa dentro di me fortunatamente mi disse di chiudere qualsiasi rapporto con lei e non perdere la vita per una persona che si è dimostrata insensibile.

Nel frattempo iniziai l'università, e i scarsi risultati agli esami, che giustificavo con i problemi di quella releazione, furono ulteriore causa di stress e depressione.

Dopo averla lasciata perdere, entrai in un periodo di circa 2 mesi di dolore ma diverso rispetto a prima, perchè con la consapevolezza di aver fatto la cosa giusta, quindi oserei dire di "tranquillità".

Questo fino alla sessione successiva, i successivi esami finivano con risultati ancora più scarsi, e con nessun altro tranne me stesso su cui scaricare la colpa. La depressione fece il suo ritorno, più forte di prima.
Nonostante quella relazione fosse malata, faceva sì che non ero del tutto solo, e ogni tanto qualche momento di gioia lo concedeva.

Sono passati diversi mesi, un paio di altre relazioni finite tutte malissimo (che evito di descrivervi), e svariati esami che continuo a fallire. Sono rimasto solo e fallito.

Ho passato Natale dormendo per non pensare al dolore che provavo, rovinando l'atmosfera in famiglia.

Ho passato Capodanno con degli amici, ma non sono stato comunque capace di godermelo, ho pianto guardando i fuochi.

E' come se gli ultimi 5 anni mi avessero consumato dall'interno totalmente.
Sono rimasto solo, con l'incapacità fisica e mentale di passare gli esami, e soprattutto senza il desiderio e la motivazione, con i genitori che faticano a mantenermi e mi ricordano ogni giorno di trovarmi un lavoro se non ho la voglia di studiare.
Il problema è che non ho la voglia di vivere, non solo di studiare, odio l'idea di studiare, così come odio l'idea di lavorare.

Ho perso la capacità di godermi la vita, non mi rende felice più nulla. Ho perso la fede nelle persone, ma soprattutto in me stesso.
Mi vedo incapace di agire, in qualsiasi direzione (da studente, lavoratore, disoccupato).

Sono nato timido, sensibile, con l'unico desiderio di trovare l'amore nella mia vita, e avere un lavoro, non per me, ma per poter mantenere la mia famiglia, i miei figli, mia moglie, non farli mancare nulla anche rinunciando a tutto ciò che è mio. Ho sempre cercato di trattare bene le persone, e continuerò a farlo, ma sono sempre stato trattato in modo opposto.

Quel giorno del 2012 quel ragazzo è morto, e tutto ciò che desideravo orai lo vedo irraggiungibile, e non ci spero più.
(Ovviamente non sto dicendo che quella ragazza era costretta a provare le stesse cose che provavo io, ma il modo in cui sono stato trattato si è sempre rivelato ingiusto, e l'odio che provo è verso i sentimenti che ho provato, non verso di lei).
Ho smesso di vivere, ho cominciato a sopravvivere, e a volte sto così male che pagherei qualcuno per togliermi la vita, perchè non sarei capace di fare nemmeno quello.

Vorrei che qualcosa cambiasse, vorrei non sentire tutto quel peso dentro di me, vorrei non dover piangere tutte le notti e non dover ascoltare in loop una playlist con le canzoni più deprimenti per piangere ancora di più e sfogarmi.

Vorrei ricominciare a vivere, ma non so come fare. Mi manca la speranza che qualcosa possa un giorno ricominciare.
Inserito:  01 Feb 2018 10:18
Ciao mg 92. Ho letto tutto fino alla fine.  Non sei solo. Mi sono rivista nella tua storia, ho iniziato anch'io alla tua età a soffrire... sei giovanissimo, ancora devi trovare il tuo posto nel mondo.  Non sentirti così giù. Io ho da poco chiuso col mio ragazzo.  Avevo conosciuto una persona, alla fine si è rivelata subdola e spregevole scaricandomi come se non fossi mai esistita, facendomi credere che andava tutto bene ma non era così. 
Impara da queste esperienze.  Hai degli amici, esci. Fatti aiutare con lo studio, se pensi di voler studiare oppure trova lavoro.  Non demordere. Non sarà facile lo so bene ma almeno provaci.  In bocca al lupo. Se hai bisogno scrivimi.