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| Inserito: 25 Gen 2018 22:17 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 22 Data iscrizione: Gen 2018 |
Ho pensato spesso anch'io al suicidio negli ultimi mesi. Questo è dovuto al fatto che a lungo andare certe situazioni stancano davvero... E non si ha più la forza per lottare contro un destino che sembra solamente accanirsi contro, sempre e comunque.
Soffro di problemi ansioso-depressivi da quasi 30 anni. In tutto questo tempo ho cambiato una miriade di medici, medicine, terapie. E tutto sembra non aver funzionato ma, anzi, aggravato il problema. Ora mi ritrovo da solo a dover lottare sia con i problemi quotidiani sia con le fobie e i momenti di depressione e sconforto causati dalle stesse situazioni di vita e dalla totale indifferenza di chi dovrebbe invece intervenire per cercare di lenire la sofferenza di un suo simile. Ma purtroppo il dolore altrui non lo si può sentire se non quando non lo si passa sulla propria pelle. Già da molto tempo avevo pensato anch'io di recarmi in Svizzera e farmi praticare il suicidio assistito. Poi ho cambiato idea semplicemente perché ho letto che costa molto e io non dispongo di denaro per poter pagare questo "intervento". Ciò che scrivo è davvero brutto e me ne rendo conto. Ma, allo stesso tempo, chi potrebbe giudicarmi come una persona nichilista e pazza dovrebbe invece chiedersi il perché di tanta sofferenza espressa in parole. E non solamente per le mie parole: ci sono tante altre persone che stanno vivendo situazioni simili alla mia. Purtroppo spesso è davvero facile giudicare senza capire davvero cosa si possa provare durante i momenti bui di un esistenza. E questo ai più non credo possa capitare in maniera vivida come capita invece a chi si ritrova suo malgrado in determinate situazioni. Ho scritto questo mio pensiero e spero che qualcuno lo legga e possa forse anche essergli di conforto e di aiuto. E questo non per autocompatimento ma semplicemente per abbattere le distanze e capire che nemmeno nel dolore siamo comunque soli. Un saluto a tutti. |
| Inserito: 26 Gen 2018 12:28 Ultima modifica di: christie | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 3539 Data iscrizione: Lug 2016 |
Ciao Gabrik, leggendoti ho ritrovato me stessa, perchè anche io da anni ho il problema della depressione, attacchi di panico. sono d'accordo con te che a lungo andare non solo le situazioni stancano ma anche le forze vengono meno, in quanto la lotta, essendo quotidiana, è sfiancante.
Il dolore se non lo si sperimenta sulla propria pelle non è comrpeso, e fa male quando gli altri si permettono di giudicare, quando mi succede li invito a mettersi le mie scarpe. Quanto devi aver sofferto Gabrik, mi dispiace tanto, a volte mi chiedo perchè siamo stati colpiti così tanto. |
| Inserito: 28 Gen 2018 13:24 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 22 Data iscrizione: Gen 2018 |
Ciao Christie.
Grazie per la risposta. Si, capisco. In effetti, nonostante i differenti vissuti e situazioni che ogni persona attraversa, l'elemento comune non cambia. La depressione e gli stati ansiosi sono comuni a tutti noi e, chiaramente, poi ognuno li percepisce e li elabora secondo la propria personalità. Mi dispiace che anche tu, come me, sia in una fase della vita molto delicata. Il problema è che queste maledette problematiche perdurano per molti mesi, se non per anni come è accaduto a me. Ed in questo tempo la vita vola via cambiando di giorno in giorno sempre più velocemente per cui bisogna anche adattarsi a questo. Oltre alla gente che non comprende queste situazioni... Ma si sa: molta gente è sempre pronta a giudicare senza nemmeno rendersi conto di ciò che dice. A me, ad esempio, è capitato anche di essere giudicato da persone che alla fine avrebbero dovuto invece comprendere. E dico comprendere, non compatire. Infatti qualche volta mi è capitato di incontrare anche medici e psicologi che invece di dimostrare rispetto verso le sofferenze che ho subito hanno invece infierito giudicandomi come una persona pigra e irresponsabile. "Sei in depressione? È colpa tua perché non fai nulla per combatterla!". Ecco la risposta che a volte certi "illustri" operatori della salute mentale mi hanno rivolto. Cioè, come se fossi io la stessa causa del mio malessere. Totalmente assurdo!... E questo anche perché, un bel giorno visto che non stavo ottenendo nessun risultato ma anzi peggioravo, ho preso i "quintali" di farmaci che avevo nel mobile in cucina e li ho gettati nella spazzatura. Questo non è certo accaduto "dall'oggi al domani" ma è stato un lento processo di riadattamento a una condizione più naturale possibile. Ho tolto le medicine pian piano, spezzettando le dosi per dei precisi peiodi di tempo per non incappare negli effetti collaterali di una brusca sospensione. Ora sono anni che non assumo farmaci e la situazione è cambiata. L'ansia e la depressione ci sono sempre e questo stato si è accentuato anche perché cinque anni fa la mia anziana mamma si è ammalata ed è morta dopo due anni di sofferenze inaudite. E da cinque anni a questa parte anche i parenti, che avrebbero invece dovuto sostenermi anche moralmente, si sono allontanti in maniera vile lasciando a me il "dovere" di assistenza. Io, da parte mia, ho fatto il possibile per dare aiuto alla mia mamma e mi sento quindi in pace con la mia stessa coscienza ma ora mi ritrovo da solo a lottare quotidianamente per la stessa sopravvivenza. Nessuno sta facendo nulla per aiutarmi. Le istituzioni preposte mi stanno solo facendo produrre documenti su documenti che attestino le mie condizioni economiche al limite della povertà. In questa vita ho capito solo una cosa: che la "solidarietà", i "diritti umani" e "l'aiuto" sono solo un mucchio di balle!... E dico questo con amarezza e disgusto accettando comunque il fatto che di giorno in giorno, pur con immensa fatica, devo affrontare situazioni difficili contando solo su me stesso. |
| Inserito: 28 Gen 2018 20:10 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 3539 Data iscrizione: Lug 2016 |
Ciao Gabrik, hai detto una cosa giusta, che queste problematiche durano mesi e anni, purtroppo anche io mi trovo a combattere contro ansia e depressione da molto tempo. Ho assunto dei farmaci, uno in realtà, quando ho smesso, anche se stavo al dosaggio minimo, sono stata male, all'inizio non capivo, solo dopo ho compreso. Mi dispiace per la mamma, purtroppo i parenti e le amicizie sono così, non c'è mai nessuno al momento del bisogno, l'ho sperimentato sulla mia pelle.
E' brutto essere giudicati, capisco cosa hai provato, come se fosse colpa nostra, figurati se vogliamo stare così. A me è successo con mia madre, dare giudizi su una problematica molto delicata, ho dovuto chiederle di non toccare più l'argomento. A volte le giornate sono difficili, la sera tiro un sospiro di sollievo, dormendo non penso, riesco a spezzare i pensieri, anche se a volte quando dormo ho gli incubi |
| Inserito: 29 Gen 2018 14:50 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 22 Data iscrizione: Gen 2018 |
Ciao Christie.
Si, in effetti queste problematiche quando sono davvero serie e radicate non si risolvono nell'arco di pochi mesi o tuttalpiù di qualche anno sottoponendosi a delle terapie farmacologiche o psicologiche che si voglia. Purtroppo si protraggono per periodi abbastanza lunghi. Mi dispiace che anche a te sia accaduto qualcosa di simile alla mia esperienza. Anche io infatti, molti anni fa, avevo assunto dei farmaci che pian piano invece di farmi guarire mi stavano invece portando al baratro. Evidentemente il medico che me li aveva prescritti non aveva tenuto conto del dosaggio, davvero alto, e del tipo di farmaco in questione. Per fortuna, dopo un bruttissimo periodo, sono riuscito a sopravvivere e venirne fuori. Non mi dilungo per questioni di tempo ma posso dirti semplicemente che stavo morendo di giorno in giorno. Ti ringrazio per il cordiale pensiero. Si, ho cercato di fare tutto il possibile per aiutare mia mammma nel periodo della sua malattia nonostante io stesso non stessi molto bene. È stato davvero un periodo infernale anche sommato al fatto che i miei parenti disonesti e vigliacchi hanno deciso di voltarci le spalle senza un motivo ma semplicemente per non assumersi le proprie responsabilità di fronte a una situazione abbastanza critica e difficile. Per quanto riguarda certi "illustri" luminari della mente umana posso solo dire che non è stato certo grazie a loro che ho potuto superare alcune situazioni difficili dovute al problema ansioso. Ti faccio solo un esempio: moltissimi anni fa per colpa degli attacchi di panico sono rimasto relegato in casa per 3 anni senza nemmeno poter mettere il naso fuori dalla porta di ingresso. Al massimo, se dovevo uscire per recarmi da qualche parte, mi facevo accompagnare da qualcuno. Una situazione davvero triste e penosa dovuta al fatto che la paura che mi attanagliava era talmente forte da avermi condizionato totalmente. Poi, pian piano, in anni di "allenamento" e strategie messe in atto da me stesso (e non certo dai medici o psicologi che ho incontrato.... molti di loro sono stati solo bravi a giudicare male... poverini!...) sono riuscito a gestire il panico e riprendere per ciò che si può il controllo della situazione. Questo non significa che io sia guarito totalmente e che ora stia bene ma semplicemente che sia riuscito a gestire l'ansia che è comunque sempre presente. E questo "lavoro" è durato davvero troppi anni ma per fortuna l'ho fatto da solo e senza nessun aiuto perché se stessi aspettando l'aiuto di certi "psicologi" e "medici" incapaci e da strapazzo adesso chissà che fine avrei già fatto... :-( Si, ti capisco ma posso dirti solo una cosa: il giudizio di tua mamma, cosi come è accaduto a me con molti parenti e conoscenti, è dovuto probabilmente ad una certa ignoranza verso certe problematiche. Io da parte mia non posso pretendere che tutti mi capiscano e accettino certe situazioni. Alla fine reputo questo normale e non ne faccio una colpa verso certe persone. Viceversa mi fa rabbia che certi giudizi siano espressi da chi invece avendo "le mani in pasta" per suo stesso lavoro si ritrova a giudicare in modo totalmente sbagliato. A questo punto mi chiedo: dove sta la normalità? Si, ti capisco, è colpa della depressione se le tue giornate non sono come invece dovrebbero essere. Questo capita anche a me ma avendo purtroppo anche tante cose da fare devo comunque cercare di andare avanti ugualmente. Non possiamo arrenderci. Spero che anche per te la vita inizi a cambiare in maniera positiva e possa presto superare questa fase e guardare al futuro con più ottimismo. Lo so, spesso non è facile ma dobbiamo provarci ugualmente. :-) |
| Inserito: 29 Gen 2018 18:18 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 18 Data iscrizione: Gen 2018 |
Gabrik, ti capisco, e mi ritrovo pure io nelle tue parole.
E anche io ho trovato più disfunzionali che funzionali gli incontri con la psicologa. Mi sentivo giudicata, e non aiutata affatto. L'ansia e la fobia di uscire di casa sono toccate anche a me per un periodo, e anche io sono riuscita a superarle da sola. Non che possa esserti di grande conforto, ma è un malessere condiviso. La vita si accanisce davvero contro alcuni. |
| Inserito: 29 Gen 2018 19:10 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 3539 Data iscrizione: Lug 2016 |
Ciao Gabrik,
ho riflettuto su quello che hai scritto, le nostre storie sono simili sotto diversi punti di vista. Questa lotta avviene ogni giorno, a volte più a volte meno e quando è sera sono senza forze, innanzitutto perchè impiego più energie degli altri per fare le cose, anche più semplici e poi combattere contro i pensieri non è facile. Anche io per un periodo non riuscivo ad allontanarmi da casa, se lo facevo era in compagnia, la prima volta che ho deciso di affrontare questa problematica ero sola e quando sono arrivata a destinazione ero un bagno di sudore, quindi capisco bene. Hai ragione quando dici che posso giustificare mia madre ma non da chi si suppone dovrebbe aiutarci. A volte penso di ritornare in terapia, ma mi fa male dover ricordare, ho troppe ferite che fanno male, so che prima o poi devo farci i conti. Anche io tre anni fa sono quasi morta, la nostra forza è stata immensa, ogni giorno nel bene e nel male andiamo avanti. anche io ti auguro che la vita porti qualcosa di bello, soprattutto tanta serenità |
| Inserito: 30 Gen 2018 12:27 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 22 Data iscrizione: Gen 2018 |
Albemeccaniche grazie per il messaggio.
Si, in effetti a volte non ci si trova davanti a un bravo psicologo ma a gente che, avendo studiato una certa branca della psicologia, crede di essere sempre e comunque nel giusto. A me la scorsa settimana è capitato di incontrare uno psicologo per chiedere un sostegno psicologico. Dopo avermi ascoltato mi ha parlato in maniera chiara e onesta dicendomi che la loro struttura non potrebbe seguirmi se non per qualche mese e che, secondo lui, la psicoterapia di cui io necesessiterei di sicuro richiederebbe molto più che qualche mese. Credo che almeno, in confronto a altra gente del settore che ho incontrato, sia stato onesto. Si, ti capisco perché anche per me è stato cosi. Avere voglia di andare in giro e non poterlo fare per colpa delle fobie e degli attacchi di panico. Un vero inferno. :-( Si, mi rendo conto di questo. Certe situazioni, anche se con modalità differenti, capitano anche ad altri. Non ho mai creduto di essere l'unico in questo. Cambiano gli "attori" e i "protagonisti" ma la trama di fondo della storia è la stessa. |
| Inserito: 30 Gen 2018 12:43 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 22 Data iscrizione: Gen 2018 |
Ciao Christie.
Si, come scrivevo qualche minuto fa nel messaggio a Albemeccaniche, credo che in fondo la trama che fa da sottofondo alle nostre vite sia la stessa. Cambiano solo i nomi dei protagonisti e le situazioni. Esatto, hai detto la cossa giusta: noi, in confronto ad altri che vivono in maniera "normale" (poi vorrei comunque capire cosa si intende per "normale"... Va beh!...) investiamo, nostro malgrado, molte più energie in quanto vengono assorbite dalle nostre paura e preoccupazioni dovute al disturbo d'ansia. Si, lo so e capisco bene cosa dici. Anche per me è stata ed è ancora, spesso, la stessa cosa. L'ansia mi porta spesso sintomi fisici come la sudorazione. Certo, credo che alla fine tua mamma, cosi come lo è stato per molte persone di mia conoscenza, non riescano a focalizzare certi problemi causa la loro stessa cultura e esperienze di vita. Purtroppo è cosi e non ci si può fare nulla: il diabete viene accettato e capito, questi disturbi no. A meno che qualcuno non ci sia già passato. Dipende da quale terapia tu stessi seguendo. Le terapie psicologiche non sono tutte uguali. Si, anni fa ho rischiato di "lasciarci le penne" per colpa di un farmaco che invece di portarmi giovamento mi stava ammazzando... :-( Che dire?!... Di sicuro siamo stati fortunati. O forse è il destino che ancora non è stanco di tormentarci... Vedremo!... Ti ringrazio e il mio pensiero è lo stesso: spero che anche a te la vita, quella vera, possa sorriderti e risplendere il sole dopo questo brutto periodo di pioggia. E questo lo auguro anche a me anche se per me al momento è ancora un po' difficile... Ciao, un saluto con tanto affetto. :-) |
| Inserito: 30 Gen 2018 21:37 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 3539 Data iscrizione: Lug 2016 |
Anche io mi pongo la stessa domanda, cosa sia normale.
Perchè il diabete e il colesterolo vengono capiti, compresi e se abbiamo problemi di depressione invece non possiamo nemmeno nominarlo, ti guardano come appestato. Il tipo di terapia che ho fatto è stato cognitivo comportamentale. La problematica su cui mia madre si è permessa di giudicare, è delicata e l'ha vissuta anche lei anni fa, lei ha reagito in un modo, io in un altro, nessuno di noi ha torto o ragione, quello che non comprende è che ogni persona ha reazioni diverse allo stesso problema. Siamo qui, ne abbiamo superate tante e questo prova la nostra forza. Un augurio per entrambi, che il sole possa splendere e asciugare la pioggia, un caro saluto |
| Inserito: 31 Gen 2018 14:30 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 22 Data iscrizione: Gen 2018 |
Questo è anche dovuto a un certo retaggio culturale che vuole che la persona psichicamente colpita sia alla fine "il pazzo" cattivo e inguaribile...
Per fortuna che negli ultimi due decenni le cose sono un po' cambiate visto anche il dilagare di queste problematiche e visto il progredire della società stessa. Purtroppo anche a me, quando tutto è iniziato alla fine degli anni '80 e non sapevo nemmeno cosa mi stesse accadendo, dopo aver preso atto del problema e averlo accettato anche se dopo un po' di tempo e non con rassegnazione, ogni qualvolta cercassi di spiegarlo alla "gente comune" o venivo deriso o emarginato... Non è stata proprio una bella esperienza. E dico questo anche perché all'inizio non sono stato creduto nemmeno dai parenti più stretti. Evidentemente per loro io "fingevo", forse anche solo "inconsciamente" per evitare le responsabilità della vita. Poi, per fortuna, dopo molto tempo hanno capito un po' ma adesso, pur capendo, hanno fatto finta di nulla fregandosene e scaricandomi addosso una situazione problematica come la malattia di mia mamma. Come se io non avessi problemi seri... E quindi ora, da tre anni, si sono allontanati perché evidentemente io per loro rappresentavo solo "una zavorra", un altro peso.... Che dire?! Non credo ci siano parole... Ora, anche se con tanti problemi in più, io sto andando avanti da solo anche se spesso per me è davvero difficile. E ci credo: già la vita è difficile per una persona in perfetta salute!... Nessuno mi sta dando aiuto ma sto cercando delle soluzioni anche se a questo punto non so se io sia davvero normale perché un altra persona al posto mio si sarebbe già ammazzata da un pezzo... Andiamo avanti e vediamo ciò che accade... Di certo posso farlo in maniera onesta al contrario di chi invece dovrebbe soltanto vergognarsi per il dolore che mi ha inflitto in maniera del tutto gratuita... Si, anche io ho messo da me stesso in atto delle strategie cognitivo-comportamentali per cercare di superare l'ansia che mi attanagliava. Certo, non sono guarito ma ora riesco a gestire un po' meglio gli stati ansiosi. Possibile che a te questo tipo di terapia non abbia portato giovamento? Mi dispiace anche se non capisco il perché. Io molti anni fa avevo fatto una richiesta proprio di questo tipo alla psicologa che doveva seguirmi. Purtroppo però in quella struttura non avevano dei terapeuti preparati per questo tipo di approccio e quindi la mia richiesta si rivelò vana. Credo che tu abbia ragione. Infatti essendo tutti differenti non tutti reagiamo allo stesso modo. E forse se questo accadesse saremmo davvero degli automi. Quindi non stare a preoccuparti per i giudizi di tua mamma. Credo che il suo pensiero sia anche dovuto a questo. Che dirti?!... Personalmente non mi ritengo un uomo forte. Certo, ne ho passate tante e forse un altro, al posto mio, avrebbe "gettato la spugna" già da un po'... Io posso solo dire che nonostante tutto cerco di andare avanti facendo del mio meglio e sperando che alla fine anche noi, cosi come chi sta attraversando problemi come i nostri, possa finalmente giungere a un approdo sereno dopo questi lunghi anni di tempesta. Grazie Christie, un caro saluto anche a te. :-) |
| Inserito: 01 Feb 2018 13:21 Ultima modifica di: christie | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 3539 Data iscrizione: Lug 2016 |
Ciao gabrik, la terapia cognitivo comportamentale è stata utile, la psicologa mi aveva detto che ero guarita, solo da poco ho capito che una guarigione vera non c'è. Dopo aver finito con le sedute, ho avuto un brutto crollo e sono ritornata indietro, come se non avessi mai fatto terapia, le problematiche sono ritornate anche con più dolore, credevo di impazzire. con grande sforzo di volontà sono riuscita a ritornare a galla, ma ho ancora tanto da fare.
Ieri è stata una giornata brutta, ho avuto un crollo, so anche perché sono crollata. Mi sento una fallita, e le forze non ci sono. Un abbraccio |
| Inserito: 02 Feb 2018 01:17 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 22 Data iscrizione: Gen 2018 |
Ciao Christie.
Mi dispiace che la terapia svolta con la psicologa non sia stata efficace. Da parte mia posso dire che sicuramente non potrò vivere mai più una vita esente da certe problematiche ma comunque dovrò sempre fare riferimento a delle strategie psicologiche in grado di farmi superare i momenti critici. E mi dispiace anche che, come mi racconti, un paio di giorni fa sia stata per te una brutta giornata. Però voglio dirti di non affliggerti e di non sentirti assolutamente una "fallita". Io come te sto attraversando momenti davvero tristi e posso benissimo capirti. Ma non per questo mi sento fallito. Noi non lo siamo perché lottiamo ogni giorno con delle situazioni che già sono difficili ai più, figuriamoci per noi. Devi trarre forza da questo ragionamento senza dar retta ai giudizi altrui. Ciao, grazie, un affettuoso abbraccio anche a te. :-) |
| Inserito: 02 Feb 2018 22:10 Ultima modifica di: christie | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 3539 Data iscrizione: Lug 2016 |
Ciao gabrik, grazie per le tue parole, mi hanno fatto riflettere. Mi sento fallita perché vivo una vita che non mi piace e mi rende triste, si che dovrei essere grata per quello che ho, anche se poco ho qualcosa. Scusa lo sfogo.
Tu come stai? Anche io metto in atto delle strategie per superare dei momenti poco piacevoli oppure per non pensare. Buonanotte Gabrik, un abbraccio |
| Inserito: 03 Feb 2018 21:33 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 3539 Data iscrizione: Lug 2016 |
Ciao Gabrik, come stai, come hai passato la giornata?
Impiegando tante energie e sforzandomi per fare le cose, sono arrivata ad oggi che avevo esaurito le risorse. E' stata una giornata di alti e bassi, cerco di non pensare, se si innesca il meccanismo dei pensieri è la fine. Buona serata, un abbraccio |
| Inserito: 03 Feb 2018 22:24 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 22 Data iscrizione: Gen 2018 |
Ciao Christie.
Tranquilla, non devi ringraziarmi di nulla. Esternare i propri pensieri cercando comprensione credo sia umano e soprattutto utile. Ho letto i tuoi messaggi e posso dire che ti capisco anche se non conosco la tua situazione di vita e quindi non posso esprimermi ulteriormente. Per quanto riguarda la tua sensazione di "fallimento" so soltanto che questa è comune a moltissime persone e che spesso non dipende da ciò che si ha a livello materiale. Pensa solo a tante illustri e famose persone del mondo dello spettacolo, giusto per fare un esempio. Quanta gente, pur avendo di tutto e di più, ha poi messo fine alla propria esistenza con le sue stesse mani? Credo siano davvero tante. E credo che certe problematiche vadano oltre l'aspetto meramente materialistico della vita. Certo, ritrovarsi in condizioni sociali o economiche preoccupanti e problematiche è comunque una grande preoccupazione ed è un ulteriore motivo di sofferenza quando si vivono situazioni di disagio emotivo. Ma non per questo certe problematiche sono poi necessarimente ancorate a dei vissuti o situazioni di vita. Quello che mi sento di dirti è che anche io come te e come tanta altre persone non viviamo la vita che avremmo voluto e questo è, come anche tu scrivi, un motivo di tristezza. Dobbiamo comunque accettare, ma non con rassegnazione, quello che la vita ci offre di buono per cercare almeno di migliorarla. Certo, mi rendo conto che spesso questo non è possibile, almeno a breve termine. Ma dobbiamo comunque provarci. Io sono al solito superincasinato per via dei tanti, troppi, problemi che in questo periodo mi stanno attanagliando. Cerco comunque di andare avanti ugualmente cosi come te, tra alti e bassi. Anche per me non è facile e a volte anche io cado vittima dello sconforto. Per fortuna mi rimane ancora la caparbietà per affrontare le situazioni difficili cercando, o almeno provandoci, a risolverle. Ciao, grazie: un abbraccio e una buona serata e serena notte anche a te. :-) |
| Inserito: 04 Feb 2018 19:35 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 3539 Data iscrizione: Lug 2016 |
Ciao Gabrik,
sono d'accordo su quello che scrivi, del vivere una vita che non avevamo pianificato così e questo mi causa molta tristezza, andando a mettere un ulteriore carico alle problematiche che ho e che trascino ormai da decenni. In fondo credo che basterebbe poco per stare meglio, basterebbe una parola di affetto, un abbraccio, un sorriso. Certo le problematiche economiche tolgono la serenità, per fortuna ho un lavoretto di prestigio si, ma sotto pagato, e dovrei dire a me stessa di essere fortunata almeno in questo, prima non avevo nemmeno questo. Spero che risolvi presto i problemi, se hai bisogno di parlare, ci sono. Tra alti e bassi andiamo avanti, sono sicura che ce la faremo:). Un abbraccio, buona serata |
| Inserito: 05 Feb 2018 02:12 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 22 Data iscrizione: Gen 2018 |
Ciao Christie.
Lo so, convivere con certi problemi non è facile ma molto doloroso e spesso si è tentati di "gettare la spugna". Capita anche a me come a molti altri. Da parte mia spero che dentro di noi ci sia sempre una scintilla di speranza che possa alimentare la voglia di non darsi per vinti e continuare, nonostante tutto, a lottare. Capisco benissimo la tua situazione e credo che, al di là di tutto, tu sia già un gradino in su rispetto a chi, come me, si ritrova anche senza un lavoro stabile. Lo so e ti capisco: certe problematiche non si risolvono con il lavoro o con altri cambiamenti. Ma credo che per te sia comunque una cosa in più anche se mi rendo conto di quanto possa essere estenuante e caotica la tua vita. Ti sono vicino in questo. Mi dispiace quando scrivi che per stare meglio basterebbero dei piccoli gesti. Questo denota il tuo grande desiderio di affetto e come tu abbia molto bisogno di essere compresa e capita. Grazie per la tua disponibilità. Anche tu quando vuoi puoi scrivermi. Andiamo avanti augurandoci e sperando di poter risolvere i vari problemi che ci attanagliano. Almeno ci proviamo. ;-) Ciao, grazie, un gradne abbraccio anche da parte mia. :-) |
| Inserito: 05 Feb 2018 11:54 Ultima modifica di: christie | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 3539 Data iscrizione: Lug 2016 |
Buongiorno Gabry,
Grazie per la tua vicinanza e per la comprensione. Nell'ultima settimana sto dormendo poco, ieri sera ho preso delle gocce di biancospino sperando in un aiuto,mi sono svegliata durante la notte, dormendo a tratti. Anche io mi auguro che la scintilla che ci ha dato la forza fin ora continui a farlo, andando avanti. Quando ho fatto terapia, la psicologa mi aveva detto che ero guarita, ma non credo che si possa parlare di guarigione per alcune problematiche, si può capirle, soffrire di meno, infatti quattro anni fa, ho avuto un brutto crollo. Se posso permettermi, quanti anni hai, di cosa ti occupi? Le mie problematiche risalgono a molto tempo fa, pedofilia, una famiglia rigida, con educazione altrettanto rigida, non poter essere se stessi e sottoposti ad un giudizio negativo costante, tutto questo è sfociato nella depressione più totale. Oggi riesco a gestire meglio la situazione, anche se alcuni giorni le ferite fanno male da morire. Mi dico che tutto passa. Un abbraccio |
| Inserito: 05 Feb 2018 21:33 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 22 Data iscrizione: Gen 2018 |
Ciao Christie.
Grazie a te. :-) Ti capisco perché anche io ho il problema del sonno e spesso, in periodi di forte ansia, il ritmo circadiano è totalmente alterato. In ogni caso, anche in una condizione "normale", spesso di notte ho dei risvegli precoci e a volte sono costretto ad alzarmi perché altrimenti diventa una tortura rigirarsi nel letto senza chiudere più occhio. Certo, amche io sono consapevole del fatto che purtroppo dovrò convivere con questi problemi anche se cerco di andare avanti e sperare per il meglio. È chiaro che poi, per un motivo o per l'altro, ci sono sempre dei periodi di crisi legati anche alle problematiche della vita stessa. E questo per me è proprio uno di quei brutti periodi. Spero passi presto. Quindi capisco benissimo la tua situazione perché, anche se in tempi e modalità differenti, la tua situazione è simile alla mia: condividiamo l'ansia e la depressione. Mi dispiace davvero tanto per ciò che leggo. Devi aver sofferto molto nella vita. Questo è triste e doloroso e la sola cosa che sento di dirti è che tu, al contrario di chi invece ti ha solo ferito, meriti rispetto e considerazione. Mi occupo di informatica e ho ormai superato i 40. Tu di cosa ti occupi? Ciao, grazie, una buona serata e um abbraccio anche da parte mia. :-) |
| Inserito: 06 Feb 2018 11:13 Ultima modifica di: christie | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 3539 Data iscrizione: Lug 2016 |
Ciao Gabrik,
Grazie per le tue parole, mi dai molta forza. Io ho 42 anni, insegno inglese. Infatti è quello che mi è capitato, un momento delicato della mia vita ha annullato tutto quello che avevo fatto con la psicologa, piano piano sto recuperando. A volte mi capita di svegliarmi la mattina con un senso di nausea e di pianto. Il dolore si sveglia prima di me o è il mio corpo che continua a soffrire anche mentre dormo. La problematica su cui mia madre si è permessa di giudicarmi è la pedofilia, le ho chiesto di non toccare più questo argomento con me. Il mio corpo ha delle reazioni e ognuno reagisce in modo diverso. Grazie per la comprensione. Spero che le tue problematiche si risolvono presto. Qualsiasi cosa, ci sono. Un abbraccio |
| Inserito: 07 Feb 2018 01:07 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 22 Data iscrizione: Gen 2018 |
Ciao Christie.
Di niente, sono contento che le mie parole possano portarti un po' di conforto e calore umano. Capisco la tua situazione e mi dispiace davvero e penso che tu, comunque, al di là delle mie parole, sia già di per se una persona molto forte. Posso comprendere il tuo dolore e ho rispetto di te senza giudicarti. Anche io sto passando dei bruttissimi momenti. Ieri, ad esempio, è stato un altro dei giorni più brutti della mia vita. Adesso, oltre a tutti i problemi che sto affrontando, se n'è aggiunto un altro molto difficile e complicato da gestire. Infatti ieri un giudice del tribunale della mia città ha firmato la convalida di sfratto chiesta qualche mese fa dal proprietario dell'appartamento dove abito. Tra un mese sarò gettato fuori senza se e senza ma... :-( Davvero una brutta e pesante situazione. Nonostante ieri non dormissi da moltissimo tempo (sono rimasto sveglio per circa 30 ore...) mi è toccato recarmi in tribunale per l'udienza, poi all'ufficio comunale per parlare con un assistente sociale e nel pomeriggio da un avvocato che si sta occupando di altre problematiche inerenti la mia attuale situazione. Qui i miei problemi sono davvero gravi e pesanti. Già di per se io sono affetto da patologie ansioso-depressive. Poi ci si sono anche messe queste brutte situazioni di vita che stanno contribuendo pesantemente ad aggravare i miei disturbi. E questo anche perché sto lottando da solo... Ti ringrazio cara amica per la tua disponibilità. Purtroppo nè io nè tu possiamo farci molto per risolvere questa situazione. La cosa che ancora una volta mi lascia molto amareggiato è la consapevolezza di un mondo indifferente alle richieste di aiuto di un proprio simile. Se questa è la "civiltà"... Ora sono qui a scrivere questo messaggio per te. Ho dormito solo per circa 4 ore e mi sono svegliato da poco. Anche stanotte sarà una nottataccia piena di pensieri che affolleranno la mia mente. È davvero una situazione pesante che nessuno meriterebbe di attraversare. Ciao, un abbraccio anche a te. :-) |
| Inserito: 07 Feb 2018 03:22 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 22 Data iscrizione: Gen 2018 |
...Proprio qualche minuto fa, ripensando ai tanti eventi non certo positivi, mi chiedevo: quanto dovrò ancora soffrire nella mia vita prima di una condizione più umana e accettabile? :-( |
| Inserito: 07 Feb 2018 10:43 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 3539 Data iscrizione: Lug 2016 |
Ciao gabrik, mi fa male il cuore leggere quello che stai passando. Ti sono accanto, ti abbraccio forte forte.
Ho scritto per dirti che ti sono vicina. Ho una mattina impegnativa a scuola. Spero che l'assistente sociale abbia un buon cuore e trovi una soluzione. Ti abbraccio |
| Inserito: 07 Feb 2018 14:01 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 94 Data iscrizione: Feb 2018 |
Ciao Gabrik, non ho potuto fare a meno di notare che scrivi benissimo.
Ti auguro di cuore di stare bene, al più presto. Un abbraccio |
| Inserito: 07 Feb 2018 14:16 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 3539 Data iscrizione: Lug 2016 |
Ciao gabrik,
Come stai? Nessuno merita di passare quello che stai passando, spero che tutto questo finisca, per avere un po' di serenità. Ho constatato su di me che la civiltà non esiste ma c'è tanto egoismo e cattiveria. Anche io ho passato un periodo in cui non potevo nemmeno mangiare, non potevo riscaldarmi, nessuno mi ha aiutata, per fortuna ho I miei genitori. |
| Inserito: 07 Feb 2018 18:39 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 22 Data iscrizione: Gen 2018 |
Ciao Christie.
Non preoccuparti: rispondi quando puoi, non c'è problema. Come vuoi che stia? Di sicuro non bene. Nel pomeriggio ho dormito solo un paio d'ore dopo un altra notte passata totalmente senza chiudere occhio. Mi sento a pezzi, sia a livello fisico che psicologico. Alla fine non sono una macchima ma un essere umano come tuti gli altri. Cosa dire? Solamente, e senza arrogarmi il diritto di pensare di essere l'unico a cui i guai non sono mai mancati, che la mia vita è stata sempre in salita, sempre una gara a ostacoli. Non capisco il perché di tutto questo. È come se ci fosse qualche divinità maligna che cerca in tutti i modi di rendermi la vita difficile senza farmi mai trovare dei veri momenti di serenità. E scrivo questo non per vittimismo ma come una vera constatazione oggettiva e con l'amarezza nel cuore. Ti ringrazio e anche io spero che domani riesca a risolvere qualcosa. Il problema è che le assistenti sociali conoscevano già da qualche mese la mia situazione ma, sia per un momentaneo problema di indisponibilità del Comune, sia per mancanza di un reale interesse dimostrato durante gli ultimi 4 mesi, mi hanno sempre invitato a "ripassare" e a "richiamare" senza poi fare nulla di concreto per dare aiuto nel minore tempo possibile ma trincerandosi dietro il silenzio e a infantili spiegazioni. Questo loro lassismo si è tradotto in una situazione critica e improrogabile. Ma d'altronde penso sia "normale": vivo in Italia e, peggio ancora, al Sud... Cosa ci si può aspettare di meglio?... A niente sono valse, ieri mattina, le mie rimostranze davanti al giudice ma, anzi, l'avvocato della controparte mi ha anche sbeffeggiato mettendomi alla stregua di un poco di buono, di un debosciato a cui in questi 4 mesi non è importato nulla e non ha voluto far nulla per cercare di risolvere la situazione. Al giudice (una donna) ho anche fatto presente i miei gravi problemi di salute ma non è valso a nulla e, pur dichiarandosi dispiaciuta, non ha potuto far altro che firmare la convalida e far "applicare la Legge". Certo, la "Legge del Dio Denaro"... Ho voluto proprio specificare che il giudice fosse donna non per una forma di razzismo o discriminazione (ci mancherebbe altro...) ma per il semplice fatto che proprio essendo tale, un po' di umana sensibilità nel concedere anche solo un mese in più di proroga non sarebbe stata di sicuro una cattiva idea. E questo sia proprio per una certa sensibilità di fondo, sia perché certe problematiche come la depressione colpiscano, stando alle statistiche, principalmente proprio le donne. Capisco ciò che anche tu hai dovuto attraversare ma credo che almeno a te avere un sostegno morale come i propri genitori sia stata una cosa in più. Io da qualche anno non ho nemmeno questo. Già, la "civiltà", secondo me, è solo una parola che designa quanto gli esseri umani si siano potuti evolvere e progredire nell'arco della loro esistenza. Ma questa nostra evoluzione e progresso non ha di certo fatto reso la società più giusta. Credo che ci siano stati dei miglioramenti cosi come dei pegioramenti su tante cose. E credo che per avere una società davvero civile, per come intendo io questa parola, dovrà davvero passare molto tempo. Grazie, un abbraccio anche te. :-) |
| Inserito: 07 Feb 2018 18:41 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 22 Data iscrizione: Gen 2018 |
Ciao Debora.
Grazie per i complimenti e gli auguri. :-) Un abbraccio anche da parte mia. :-) |
| Inserito: 07 Feb 2018 21:15 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 3539 Data iscrizione: Lug 2016 |
Ciao Gabrik,
come stai? Ti ho pensato tutto il giorno. Capisco bene cosa intendi quando parli del giudice donna, in quanto donna e forse madre avrebbe potuto decidere nell'altro senso, invece di creare ulteriore sofferenza.Spero che le assistenti sociali risolvano presto trovando una sistemazione, e che tu possa trovare da questo punto di vista la serenità. Anche io come te, mi chiedo perchè il destino, si ostina ad accanirsi con delle persone. Non riesco a ricordare un periodo sereno della mia vita, non posso pensare al passato perchè è disseminato di dolore e ferite, e a causa di ciò ho paura del futuro. Spero che questa notte riposi e riesci a dormire. Un abbraccio |
| Inserito: 08 Feb 2018 02:57 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 22 Data iscrizione: Gen 2018 |
Buongiorno Christie.
Non è un momento facile... Come vedi anche stanotte sono sveglio. Il livello d'ansia è alquanto intenso e spero che stamattina, dopo aver dialogato con l'assistente sociale, possa finalmente avere una risposta sul da farsi. Questa attesa mi sta facendo davvero male. Si, esatto: hai perfettamente compreso ciò che volevo dire. Ma purtroppo la prassi è sempre quella, ormai anche i giudici sbrigano il tutto nell'arco di alcuni minuti. E purtroppo, se hanno buttato per strada persone disabili e non autosufficienti, pensa se non accadeva a me... :-( Purtroppo questa è la società che chi è vissuto prima di noi ha saputo costruire con la propria indifferenza ed egoismo. E poi mi vengono a parlare di "libertà". Si, come no, bella "libertà". La libertà di cui ognuno può disporre per prevaricare sul prossimo a proprio uso e consumo e come meglio crede. Va beh, lasciamo perdere... Comprendo la tua situazione perché anche io non posso ricordare dei momenti davvero felici nella mia vita. Voglio comunque dirti di non guardare al futuro in maniera pessimistica. La vita spesso è strana e imprevedibile. Si, è vero che spesso accadono eventi negativi ma credo che, anche se in maniera minore, possano anche accadere eventi positivi e belli. Ricorda: non sempre può andare bene ma non può nemmeno per sempre andare male! :-) È chiaro che ci possano essere dei brutti momenti, dei brutti periodi molto pesanti. Ma credo che, anche se in maniera minore, debbano per forza subentrare dei momenti, anche se brevi, positivi. Grazie, un abbraccio anche a te e una buona giornata. :-) |