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| Inserito: 03 Set 2016 23:10 | |
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Utente registrato Messaggi: 1 Data iscrizione: Set 2016 |
Ciao, mi chiamo Sara e ho quasi 18 anni. Sono capitata in questa pagina web e ho deciso di scrivere per parlare con qualcuno di quello che sto vivendo, anche perché non ho nessun altro con cui farlo. E no, non lo dico tanto per dire, non ho davvero nessuno, a parte la mia famiglia, ovvero mio padre e mia madre (e vabbè anche il mio cane) ma non racconto mai di cosa provo con loro, non mi sono mai aperta con i miei. Mi scuso in anticipo se questo post potrà sembrare sgrammaticato o robe varie ma voglio solo sfogarmi e trovare un po' di conforto, spero sia possibile...
Okay, iniziamo: non sono mai stata una ragazza socievole o sempre avuto poche amicizie, e con quelle poche che ho avuto ho quasi perso i contatti, quelle che ho tutt'ora non le posso definire tali, le definirei più compagni di classe e "amici" ma proprio tra virgolette, anche se a loro voglio bene, ma non so se la cosa è ricambiata. Tutto mi sembrava cupo e senza senso, fino a quando arrivò Daniele. Fu davvero la mia salvezza. Velocizzo un po'le cose va. Questo mese è stato forse il più brutto della mia vita. Abbiamo litigato. Ma non è un litigio qualsiasi. La base è che siamo molto diversi l'uno dall'altra. Sento che sta lentamente perdendo interesse in me e la cosa mi sta scorticando dentro. Lui è la mia salvezza, non voglio che sia la mia distruzione.. non voglio. Lui non mi scrive, se non raramente e sono sempre io la prima a farlo. Una colta ci sentivamo tutti i giorni. Non ci vediamo da quasi un mese, ed è la cosa che mi logora di più. Mangio poco, peso solo 36 chili. E se mangio, vomito. Il mio stomaco è chiuso, e sento sempre perennemente un peso dentro. Piango tutti i giorni, praticamente quasi sempre, ma cerco di non farmi mai beccare dai miei genitori, sono la loro unica figlia e non voglio che stiano male per colpa mia. Se te lo stai chiedendo si, sto piangendo anche adesso mentre scrivo, penso a lui, non riesco a smettere. Passo la notte a singhiozzare cercando di non farmi sentire dai miei. Voglio solo essere felice, ma per esserlo io ho bisogno di Daniele, non riesco a immaginare la mia vita senza lui. Lui mi aveva salvata, credo di amarlo, è l'unica persona con cui sono riuscita ad aprirmi. Ho paura. Penso costantemente alla morte, a cosa potrebbe succedere se scomparissi. Starebbe male? Non lo so, non credo. Non ho nessuno. Probabilmente il fatto distruggerebbe la mia famiglia, ed è proprio questa la cosa principale che mi ferma, oltre alla paura del dolore fisico, ma con delle pasticche non credo faccia male. Non voglio farli stare male, non parlo di me con loro però loro cercano comunque di farmi aprire, se ne sono accorti che c'è qualcosa che non va. Oggi mamma a tavola mi ha chiesto il perché fossi così giù in questo periodo, e io l'ho liquidata con un semplice "non sono triste". Voglio loro tanto bene, e sono grata per tutto quello che hanno fatto per me. Come voglio bene al mio cagnolino Flash, il fratello che non ho mai avuto, l'unico che riesce a strapparmi un sorriso. Come voglio bene alle mie nonne, a mia zia, e alla mia cuginetta. La mia famiglia è molto piccola. Ma non posso continuare a stare così, questo non è vivere. È un incubo. E non importa quanto io provi ad andare avanti, senza di lui non ce la faccio. Forse non l'ho capira mai, forse per lui sono solo un peso, forse avevo ragione a farmi tutti quei complessi per i quali si arrabbiava tanto. È la persona più importante della mia vita, morirei per lui se potessi. Quest'anno devo pure iniziare la quinta superiore, ma non so se ne sono in grado ne psicologicamente ne fisicamente. Sono una delusione per tutti, non ce la faccio più. Mi manca. Non ce la faccio più a stare così. Scusate se vi ho fatto perdere tempo, ciao. |
| Inserito: 04 Set 2016 07:27 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 373 Data iscrizione: Giu 2016 |
Ciao Sara, hai fatto bene a scrivere qui.
il dolore che provi è enorme, è un dolore che ho provato anche io. perdere una persona che si ama. non ti dirò che sei giovane e che arriveranno mille altri ragazzi nella tua vita, perché in questo momento non lo accetteresti. ti dirò invece che pesare 36 kg a 18 anni è preoccupante: possibile che una madre non lo abbia notato? che non ti abbia portata da un medico? ti dirò anche che hai scritto una cosa tremenda: dici che vuoi essere felice e puoi esserlo solo con lui. mi fa male leggere una cosa del genere, perché a 18 anni sicuramente rappresenta il tuo mood, ma a 41 ti posso dire che anche se ti sembra di morire dentro senza di lui, scoprirai che ognuno di noi è la fonte stessa che genera la propria serenità. è bello amare ed essere amati, ma il vero bene è prima di tutto quello che tu vuoi a te stessa. La famiglia ti ama, sostiene, si cura di te. ottimo. amare un altra persona è un approfondimento della parte emotivo affettiva del nostro Io. eppure credimi se ti dico che se TU non ti vuoi bene, non ti rispetti come persona, allora cercherai sempre l'appoggio altrui, crederai di dover dipendere emotivamente dagli altri. e quando quelle persone mancheranno tu crollerai. si sta male quando manca qualcuno a cui tenevamo, familiare amico o chicchessia, si deve poter elaborare il lutto. si passano 5 fasi, tutte allo scopo di uscire dal buio per tornare a vivere alla luce. parla con tua mamma, come donna può capirti. dille che stai male, che vomiti, che hai bisogno di aiuto per tornare a vivere. sei la loro unica figlia e proprio per questo devi aprirti. ti aiuteranno. sii sincera e chiedi loro di sostenerti e se necessario portarti dal medico per un aiuto professionale e competente. e se fossero spiazzati e non sapessero come fare allora prendi possesso della tua vita e vai da sola dal medico. o in un consultorio se non vuoi che il medico di famiglia sappia. ma devi scuoterti, se il ragazzo che tu fa star male se ne è andato tu lascialo là dove è. sii dura..niente mail sms o cose del genere. non ti vuole? peggio per lui. vai avanti e cerca aiuto ti prego. scrivi ancora qui, tutte le volte che ne hai bisogno. perdona la mia durezza, ma è meglio una cruda verità che mille storielle dette per non far male. ti abbraccio |