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Inserito:  02 Apr 2015 15:44
non necessariamente deve esserci una situazione sfortunata alla base dell'angoscia esistenziale. per esempio, nel mio caso non c'è.
io semplicemente provo un'angoscia profondissima.
certo, i problemi grandi e piccoli nella vita ci sono sempre, ma secondo me quelli c'entrano poco. se fossi più ricca, mi sentirei uguale. se non fossi single ma sposata, o fidanzata, mi sentiri uguale.
il fatto è che nel retro della mia anima c'è sempre questa tristezza, questo velo oscuro.
e io posso addestrarmi, a pensare positivo.
posso sforzarmi.
ma questo periodicamente esce, e avvolge il mio stomaco, il mio ventre, la testa, tutto.
un turbamento profondo.
se penso di morire? sì, mi sento, morire. vorrei, morire.
poi sono una persona razionale, istruita, ho imparato e praticato, anche filosofie orientali, tutto. ma sono tutte cazzate. non servono a niente.
e lo sapete perchè? perchè alla fine, quello che conta, anche dopo anni di meditazione, è quello che abbiamo nel centro della pancia.
la vita, un soffio.
tutto cambia, tutto passa.
e noi frastornati nel terrore.
siamo anime che vagano.
siamo come i piumini dei pioppi.
la paura ci manda via. il fuoco di annienta.
e resta quello che abbiamo nella pancia.
la stanchezza di vivere.
l'angoscia.
la solitudine.
Inserito:  14 Apr 2015 07:24
Ciao Spicchiodiluna, mi dispiace e trovo strano che nessuno ti abbia risposto, perchè la tua è una richiesta d'aiuto. L'hai scritta in modo originale, perchè forse non sei abituata a chiedere aiuto. Molto spesso succede. Quando subentra l'incapacità di sentire le emozioni, allora la vita diventa un pò tutta uguale, e non la si apprezza più. Ti capisco. Però è possibile cambiare rotta, cambiare direzione e ricongiungersi di nuovo con se stessi, e rendersi conto che la propria parte interiore non è sparita, forse si è solo momentaneamente nascosta. Il deserto può essere fertilizzato e ripopolato. Adesso, dalle tue parole, traspare rabbia, fastidio quasi, per la vita. E già questo è qualcosa, e meglio che il deserto. Ma anche se stai vivendo il deserto, ti assicuro che la speranza c'è, di farlo rivivere. Non fermarti, andrà tutto bene. Comunque non sei sola, anche se ti sembra che sia così. Il cuore delle persone può portare delle sorprese. Non guardare da lontano la vita, se puoi, buttatici dentro, e fai subito qualcosa che ti piace. Se non sai cosa ti piace, inizia. Tante persone vorrebbero volerti bene. Lascialglielo fare. Non  impedirglielo, se puoi. Ti abbraccio.
Inserito:  28 Apr 2015 17:19
Mi è arrivata una freccia nello stomaco, sembrava di leggere nella mia testa. Non so cosa dire sono momentaneamente senza parole
Inserito:  05 Mag 2015 21:22
spicchiodiluna devo essere sincera, anche a me è sembrato che mi leggessi nella testa, vorrei aiutarti con parole migliori, ma probabilmente non sono la persona giusta, vorrei solo dirti che ti sono vicina e che condivido con te quello che, perdonami se sbaglio, dalle tue parole percepisco come un vuoto, accompagnato da stanchezza e rassegnazione. Ti sono vicina e vorrei condividere con te una piccola riflessione che facevo qualche giorno fa con una persona...per i sentieri più difficili ci vuole un lento allenamento, tanta forza e pazienza, ma il paesaggio che si può ammirare all'arrivo vale la fatica della salita...ti abbraccio.
Inserito:  08 Mag 2015 17:11
solitudine...
è una parola così grande. così imponente. così spaventosa.
è terribile, non trovate?
forse è per questo che continuo a tornare su questo forum... la maggior parte delle volte solo per leggere quello che scrivete...
per sentirmi meno sola. meno abbandonata a me stessa.
fa un po' questo effetto leggere qualcuno che scrive esattamente ciò che provi tu... fa un po' questo effetto sentirsi 'capiti', almeno per una volta...
Inserito:  12 Mag 2015 18:37
Grazie a tutti...Siete veramente gentili. Ognuno di voi è speciale, profondamente unico e proprio sensibile e delicato.
Io sto ancora combattendo... O soccombendo, non so. Diciamo che devo fare finta che vada tutto bene. Sto cercando di capire come funziona il mio cervello, sto analizzando i meccanismi e mi sono trovata a ricordare quando una persona che frequentava casa mia quando ero piccola e godeva della fiducia dei familiari, ha approfittato di me. Questo ricordo lo avevo seppellito, per far posto a traumi più freschi. Così sono stata male tutto il giorno. Ho pensato che non devo ricordare niente. Ma non so se faccio bene. Non voglio andare da uno psico/logo/terapeuta/chiatra, non voglio instaurare alcun tipo di relazione di dipendenza ed anzi nessuna relazione e basta. E comunque non mi fiderei.
Elenco alcuni dei traumi più freschi:
Il giorno del mio compleanno è morta la mia migliore amica. Era la mia finestra sul mondo. Provo ancora una grande confusione, un grande dolore e mancanza, sinceramente devo ancora elaborare.
Ho accompagnato io personalmente tenendolo in braccio il mio cane nel trapasso che io e mia madre abbiamo deciso per lui. Da quel momento ho perso la voglia di vivere. Questo è successo circa sette anni fa, ma è come fosse ieri.
Ho avuto un'operazione che ho affrontato totalmente da sola, perché nessun parente o amico l'ha ritenuta sufficientemente importante da starmi vicino.
Quest'ultimo episodio mi ha permesso di realizzare, se ancora non bastava, che gira e rigira comunque siamo soli, totalmente soli.
Ed inoltre ho capito che la spiritualità è una pessima forma di psicoterapia a basso prezzo.
Poi ho realizzato che provo moltissima rabbia. Sono rabbia, tantissima rabbia. Sono molto, molto arrabbiata. E spesso non la so gestire. Non so proprio come fare. Ma intanto ho capito che ho rabbia, ed è già tanto.
Scusate lo sfogo, ma in questo periodo, e specialmente oggi, sono molto giù.
Un abbraccio a tutti.
Inserito:  09 Ott 2015 19:29
Ciao spicchiodiluna, come mi ritrovo in tutto quello che hai scritto e sono d'accordo con te che meditazioni, psicoterapie ecc.., non aiutano, anzi. Anch'io ho subito traumi alcuni simili ai tuoi solo che io ho cominciato quando avevo 20 anni, (ora sono di mezza età) a consultare psichiatri, psicologi ecc...finché una mia amica mi suggerì una psicoanalista che stava guarendo la sorella, ho fatto per 7 anni 3 sedute la settimana di analisi di gruppo(che mi aveva giovato) poi avendo trovato un lavoro mi cambiò gruppo a 2 sedute la settimana, e dopo 11 anni di questo, quindi dopo 18 anni, l'anno scorso cominciai a stare sempre peggio, dovetti lasciare il lavoro, l'analisi, tutto. Ora sono in cura da uno psichiatra molto paziente e comprensivo ma sto disperatamente male. Far emergere traumi, brutte esperienze ecc...non aiuta di certo se non si riescono a superare. Ti abbraccio forte, ti sono vicina.