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| Inserito: 09 Ago 2014 13:38 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 5 Data iscrizione: Ago 2014 |
eccomi qua a 46 anni a pensare che ho attorno a me una solitudine immensa. Chi mi vede da fuori e non mi conosce molto bene spesso mi dice: " ma come hai un buon lavoro, e vicino un uomo che ti ama, una famiglia numerosa, ma cosa vuoi di più?". E invece si può essere soli anche in un mondo apparentemente fantastico.
Per spiegare perchè mi sento cosi ho da scrivere un po', scusatemi. La mia famiglia 2 genitori e 5 fratelli....... Il primo ricordo che ho di mio padre in assoluto è un lungo corridoio buio, io che scappo piangendo e mio padre dietro che mi prende a calci..... non riesco a ricordare quanti anni avevo ma ero molto piccola. Mia madre in questo ricordo non interviene e io le devo prendere. Porto gli occhiali da quando avevo due anni; tutt'ora quando qualcuno mi chiede di toglierli mi viene un brivido di terrore lungo la schiena e mi rivedo bambina incantonata da mio padre in un angolo che mi ordina di togliermi gli occhiali perchè "merito" una fila di ceffoni........giammai che lui rompa gli occhiali...... non ricordo che mia madre sia mai intervenuta........ Non so se i miei genitori ne parlassero in privato di questi scatti d'ira di mio padre....... ma sicuramente la mia sensazione era di essere sola e terrorizzata ogni volta che avevo mio padre vicino!!!!! E lo ho avuto "vicino" per tanto tempo: non solo a casa, ma anche come catechista e scout..... unici svaghi che avevo al di fuori della scuola e di casa, ma il bello che alle medie mia madre insegnava nella scuola che frequentavo.......... per cui neanche li ero al di fuori del controllo famigliare............ I miei fratelli......... i primissimi anni magari eravamo anche uniti ma poi ricordo solo le prese per il culo..... "sei grassa. non ti vogliamo con noi"...... riguardo ora le foto...... ero una normalissima adolescente ma il marchio della brutta cicciona ormai fa parte di me.......... Gli anni sono passati e l'unico modo per sopravvivere a questa famiglia era quello di mettere dei km tra me e loro........... mi ci sono voluti 25 anni per trovare una mia minima indipendenza......... e ho cercato poi di riallacciare i contatti....... comunque tutt'ora se non sono io che chiamo, possono schiattare che io non vengo a sapere niente...... e dopo un po' uno si stanca anche di cercarli......... Mio marito......... se devo descriverlo lo vedo come una persona buonissima: si da questo punto di vista sono stata fortunata. E' buono, tenero e affettuoso, ma è fragile, almeno per certe cose. Non sempre è capace di cogliere al volo i miei stati d'animo, devo spiegargliele più volte e con un'infinita calma e dopo anni (non scherzo, ha delle tempistiche di comprensione e di reazione molto lunghe) reagisce. Gli voglio un bene dell'anima, ma vorrei poter contare su una persona che mi ascolti e mi capisca, oltre che ad amarmi......... ma non posso avere tutto, per cui taccio anche con lui e la sensazione di solitudine a volte riempe anche le mura di casa.......... il lavoro c'è è vero.......... ma ........... vah beh che tutto il mondo è paese ma veramente ...... ci sarebbe da aprire una parentesi enorme che non posso e non voglio aprire in un forum pubblico........... riassumo? indovinate un po'? Mi chiedo se per caso sono sbagliata io e se sono sbagliata beh allora che ci sto a fare qua???????? Ho voglia di sparire, in un qualche modo, e questo pensiero insistente mi fa paura perchè mi fa capire quanto il mio malessere sia profondo e irrisolvibile (ho provato più e più volte a farmi aiutare da specialisti)....... Sono combattuta tra la parte razionale di me che sa che sono almeno nella media delle persone come bravura, serietà, e capacità, e questo malessere che mi costringe a scappare ogni volta (per ora sono solo scappata, ma ora l'idea di farla finita sta diventando insistente). Ok ora basta, come al solito ho scritto un papiro, le mie solite lacrime davanti a un video unico vero amico che ho e la rana toro ingoiata di traverso anche questa volta. Grazie ha chi avrà la pazienza di leggere e la voglia di rispondere |
| Inserito: 10 Ago 2014 08:28 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 102 Data iscrizione: Lug 2006 |
E' difficile dimenticare i dolori del passato, la paure infantili, la sensazione di essere poco amati dai genitori e famigliari.
Ma e' necessario ad un certo punto mettere fra noi ed il passato doloroso una barriera per evitare che ci rovini anche il presente. Porre uno stop ai brutti ricordi e' forse l'unica arma di riscatto... Occorre avere la forza e fermezza di concentrarsi su ciò che di bello e buono la vita ci offre giorno per giorno ed apprezzare, accettare, ricambiare i nuovi affetti, accogliere ed amare le persone che condividono con noi l'oggi. Provaci; lo devi a te stessa, alla donna di oggi ed alla bimba di allora ed anche a tuo marito che magari e' lento nel cogliere i tuoi bisogno ma ti ama profondamente. Insomma non fuggire dalla vita di oggi, fuggi dalle esperienze dolorose del passato ... un abbraccio |
| Inserito: 10 Ago 2014 09:49 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 5 Data iscrizione: Ago 2014 |
Ciao Zara, grazie della risposta.
Hai ragione in tutto, ma non è facile. Da adulta spesso metto in azione la mia razionalità e mi rendo conto che: se lavoro da 20 anni non sono poi cosi imbranata come mi viene istintivamente da pensare; che se ho vicino qualcuno che mi ama, in me c'è qualcosa degno di essere amato; che se qualcuno che mi cerca e vuole tenere i contatti con me vuol dire che qualcosa di buono devo avercelo........ Ma quello che hai imparato da piccolo non lo dimentichi più e istintivamente è li che ti ricorda quello che sei e quello che il tuo istinto ti dice di essere. Non aver mai avuto qualcuno che mi proteggesse, che mi facesse vedere il bello di me, che mi facesse notare solo quanto fossi bruta scema incapace imbranata, ritorna sempre fuori, è li pronto a ricordarti che tu non vali niente. Basta che io senta un oculista dirmi "Per favore si tolga gli occhiali" che io comincio a tremare e l'ansia mi assale. Razionalmente ho imparato a gestire questo disagio, ma è li e non si toglierà mai!!!!! Quando poi la parte razionale di me ha un attimo di debolezza e io ho bisogno di potermi appoggiare su qualcuno ecco che di fatto sono come al solito da sola, in parte per incapacità mia di chiedere aiuto, magari anche perchè cerco aiuto nelle persone che non sanno darmelo, ma soprattutto perchè di fatto non ho nessuno che riesca a capire i miei bisogni. Si lo so che mio marito mi ama e tanto, ma poi quando io arrivo a casa dal lavoro e mi stendo sul divano abbracciando il cuscino per tranquillizzarmi un po' lui non percepisce il mio disagio. Lo so fa parte del suo carattere, lo so ne ha passate tante anche lui, lo so siamo persone diverse. Ma poi sto male e comunque devo mandare giù il mio malessere senza avere la possibilità di un abbraccio, di un semplice "Tata so che sei giù ma io sono qui con te", solo perchè devo capire che lui è cosi!!!!! Sono io che devo capire, accettare, adattarmi!!!!! No non è facile vivere il presente, perchè il presente e il passato sono troppo collegati tra loro. |
| Inserito: 10 Ago 2014 10:02 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 96 Data iscrizione: Giu 2014 |
Ciao marite, ho letto la tua storia e non trovo parole per consolarti.Il passsto è parte di noi e non si può dimenticare. Purtroppo ci segnerà x sempre. È inutile dire lasciatelo alle spalle, , perché tanto è lui che non lascerà mai noi .Però non possiamo certo annullarci, dovremmo imparare a fare di questo dolore un punto di forza ....ma come ancora non lo so.Voglio solo dirti che da adesso in poi non sarai più sola , noi siamo qui per comprendert ie sostenerti.Quindi non esitare a scrivere .un abbraccio fortissimo. |