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| Inserito: 02 Set 2006 16:01 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 1 Data iscrizione: Set 2006 |
"Cerco 1 Amico. Questo, cosa vuol dire?
E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire… "Creare dei legami"? Forse no… “Fino ad ora, per me, ogni persona è uguale a tutte le altre. Non ne ho bisogno. Io non sono che un ragazzo uguale a centomila ragazzi…Ma se qualcuno mi capirà, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica”. Fino ad ora non c'è nessuno che potesse rispondere all'idea romantica che ho dell'amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita. […] Ho esitato un po' prima di scrivere che "avrei dato volentieri la vita per un amico", ma anche ora, a 24 anni di vita (tutta la mia vita insomma), sono convinto che non si tratta di un'esagerazione e che non solo sono pronto a morire per un “A”mico, ma lo posso fare quasi con gioia. Molto spesso siamo portati a definire "Amici" tutte quelle persone con le quali abbiamo dei rapporti frequenti, con cui scambiamo quattro chiacchiere o usciamo il sabato sera e non ci rendiamo conto che in realtà la maggior parte di costoro sono dei semplici conoscenti, l'amico è ben altro… ed è questo che molti non capiscono e che spesso confondono creando equivoci che alla fine, quando tutto è logorato, ti rimangono dentro come l’amaro sulla lingua. E tutto questo magari perché ho preso troppo alla lettera ciò che Omero scriveva… “L’ospite è sacro” . Questo concetto è ribadito così tante volte, in tutte le sue sfaccettature , che è impossibile non assorbirne il fascino. Mi sono reso conto che tutte le persone che conosco per me diventano ospiti. Diventano ospiti della mia vita , mi espongo per loro, cerco di farli stare bene nel poco o tanto tempo che la vita ci accosta. Dall’ospitalità all’amicizia c’è un sospiro. Io offro l’amicizia come offro il pane, lo faccio perché mi viene spontaneo. Per me l’amicizia comprende quella situazione per cui da un amico accetti tutto, cerchi di capire, deponi i tuoi pensieri per lasciare spazio a quelli dell’altro. E qui sta l’errore! A volte questa amicizia non è capita, non è accettata e troppe volte usata. E io soffro come se mi avessero sbattuto la porta in faccia L’amicizia al giorno d’oggi e ricercata come l’aria pulita, ma ci sono sempre dei ma e dei se e dei forse.. Tutti vogliono farsi accettare, ma poco accettano degli altri. Sento discorsi tipo..si, quella persona mi piace , ma … C’è sempre una sorta di barriera,meglio, di trincea difensiva, per cui le persone fanno il primo passo , ma raramente il secondo. Perché imparare ad allargare le braccia in un gesto di accoglienza quando è difficile abbracciare porte chiuse? Concludo con queste parole di Gibran Kahlil Gibran, nella possibilità di poter “vedere un secondo passo”: "Amico mio, tu e io rimarremo estranei alla vita, e l'uno all'altro, e ognuno a se stesso, fino al giorno in cui tu parlerai ed io ti ascolterò, ritenendo che la tua voce sia la mia voce: e quando starò ritto dinanzi a te pensando di star ritto dinanzi ad uno specchio". MK |
| Inserito: 11 Ott 2006 22:36 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 8 Data iscrizione: Lug 2006 |
Mi piace l'idea di associare l'amicizia all'immagine che ne dà il "piccolo principe", è bello pensare che per un amico il rumore dei tuoi passi è diverso da quello di tutti gli altri.
Ci sarebbero mille cose da dire, andando avanti con gli anni forse diminuiscono gli amici veri, cambia quello che ci aspettiamo da loro. Mi viene in mente che un amico c'è sempre e tu sai che puoi fare affidamento su di lui, ti sarà vicino anche quando pensa che tu stia sbagliando ma ti dirà quello che pensa e tu devi essere pronto ad ascoltare anche cose difficili e a fare lo stesso con lui... |
| Inserito: 04 Set 2007 15:50 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 2 Data iscrizione: Set 2007 |
leggete e ascoltate scaricandola da voi la canzone HO BISOGNIO DI VOI degli STADIO.
QESTA E' UNA RIFLESSIONE DI GRUPPO TRATTA ANCHE UN PO' DA ESSA. l'amicizia è un dono trovare amici con la A maiuscola è molto difficile una persona impara prima a stare da sola e poi con gli altri. se non si impara a stare da soli non ci si trova bene con gli altri. un amico deve cercare di essere tutt'uno con chi gli sta accanto. l'amico è come un tassello he ti riempie. ogniuno deve conoscere se stesso prima di conoscere gli altri la solitudine ti aiuta a crescere. l'amicizia è difficile anche per la fiducia. la paura del diverso idee esperienze giudizi degli altri |
| Inserito: 02 Set 2011 22:06 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 59 Data iscrizione: Apr 2011 |
Sì daath, anche io sono circondata da conoscenti. Perchè poi si definiscano amici è un mistero.Per sentirci meno soli? preferisco stare sola.
Morire per un amico... è il "per" che non capisco.Va inteso come a favore di? un modo per salvarlo? Ma in questo caso avrebbe valore solo se l'amico fosse in pericolo. Forse è amico qualcuno che ti vuole bene.Ma questo voler bene quanto durerà? Il maggior tempo possibile. Ciò è abbastanza? Ne vale la pena sapendo già in partenza che finirà prima o poi? "Tu sei il mio migliore amico". Cosa significa questa frase? Non posso essere tuo migliore amico per un po' e poi basta. O sì? In fondo non si dice che l'amico scelto rimarrà in cima alla lista per sempre.Migliore tra i miei amici in base ai miei personali criteri di giudizio..poi posso decidere smettere di affezionarmi. Mi chiedo come sia possibile se non si ha litigato.Ad un certo punto ci si scopre incompatibili.Anche se fino a poco tempo prima ci si voleva bene. E come può finire tutto in un istante? |