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Inserito:  03 Feb 2014 00:45   Ultima modifica di: giumil
Spero di essere breve, da vecchia frequentatrice di forum so che i topic troppo lunghi spesso non vengono presi in considerazione.

Ho 52 anni e ho il cancro, ma ricapitoliamo...mi sono sposata a 22 anni, il mese prima era morto mio padre, la sera prima del matrimonio mia madre mi ha dato la splendida motizia di avere un cancro al seno. E' morta quattro mesi dopo, nel gennaio del 1984. La sera del funerale mio marito ha preteso un rapporto sessuale che prevedeva ANCHE il toccarmi e accarezzarmi il seno (sei mia moglie ti voglio tutta non solo una parte). Vabbè inutile dire che da quel giorno il sesso per me è stato un'inutile doverosa incombenza. Mentre lui "faceva" io pensavo ad altro. Nonostante tutto sono nati due figli, il primo nel dicembre del 1984 e il secondo nell'agosto del 1986. Depressa dal giorno in cui è morta mia madre, ho iniziato ad aumentare di peso fino a raggiungere il massimo nel 2011 (143 Kg). Forse tentavo di allontanare il "nemico" facendogli schifo, chi lo sa...il fatto è che facevo pure sempre più schifo a me stessa. Nel 1995 ho trovato due capelli sella "mia migliore amica" dentro il mio letto (faccio l'infermiera e all'epoca lavoravo spesso di notte). Non che mi fregasse del fatto che lui mi tradisse, il fastidio è che l'abbia fatto nel mio letto, con i miei bambini nella stanza accanto. Glio ho detto che ci saremmo separato quando il più piccolo dei due fosse diventato maggiorenne, e così è stato, nel 2005. Nel 2007 ho avuto una forte crisi depressiva, iniziata con l'insonnia (l'ultima settimana prima dell'esplosione ho dormito 5 ore in tutto), che si è risolta in un paio d'anni con ansiolitici ed antidepressivi, anche se la sensazione del desiderio di farla finita era costantemente presente...una sorta di coperta di Linus (se proprio le cose si mettono male ho "quello" che mi permette di uscirne...tanto lavorando in ospedale so come fare perchè sia efficace senza sporcare troppo in giro). Nel 2011 ho deciso che qualora fossi morta non potevo lasciare ai miei figli la vergogna di seppellire una madre gravemente obesa, quindi mi sono sottoposta ad un intervento di chirurgia bariatrica che dai 143 Kg mi ha portato ai 67 attuali. Lo scorso febbraio, grazie al notevole dimagrimento ho percepito una massa nell'addome, gli accertamenti hanno documentato un carcinoma dell'ovaio per il quale sono stata operata a marzo e ad aprile (il primo istologico dava risultato di benignità, il seconto francamente maligno, perciò hanno dovuto approfondire). Nel frattempo mi è stata diagnosticata una grave stenosi della valvola aortica, senza operare la quale nessun oncologo mi dava il benestare per iniziare la chemioterapia per il cancro. Mi sono oparata al cuore a fine maggio e all'inizio di Luglio ho iniziato la chemioterapia che ho terminato lo scorso dicembre. Nel frattempo, a novembre, ho subito l'ennesimo intervento per la rimozione di una cisti addominale di circa 20 cm (benignissima eh? non ho più nessun residuo di carcinoma), per togliere la quale mi si è lacerato l'intestino...così mi ritrovo con 20 cm di colon in meno.
Adesso...non ho più stimoli, non ho futuro, se non quello di stare in attesa dell'inevitabile recidiva (i tumori ovarici sono bastardi), e in attesa pure della comparsa di una neoplasia mammaria dato che il mio tumore è legato alla mutazione di un gene che provoca tumori ovaio-mammella. Non è detto che venga, solo che avendo dimostrato di essere sensibile agli effetti del gene mutato sono più predisposta a sviluppare pure quello. I miei figli sono adulti (28 e 29 anni)ed economicamente autonomi. NON ho nessuna voglia di diventare e di fare la nonna (bleah...sono già stanca di aver cresciuto i miei figli) non ho amici, mi alzo la mattina SOLO per andare al lavoro, non ho nessuno che mi voglia bene (ho 4 gatti, ma loro non contano...amano tutti coloro che riempiono loro le ciotole) non credo in un aldilà che non esiste (nessuno è mai tornato a raccontare cosa ci sia se non qualche ciarlatano che dice di partlare con i morti), perciò che senso ha la mia vita? Vivo nell'attesa della recidiva del cancro e basta...sai che meraviglia. Eppure vado avanti, giorno dopo giorno, sempre con la coperta di Linus del "se proprio va male male so cosa fare", ma so anche che male male non andrà mai. Morirò con le mie metastasi, priva di dignità in un letto d'ospedale (sono categorica nel NON voler tirare le cuoia a casa mia, a meno che non sia io a deciderlo!!). Sono depressa e rassegnata, non mi aspetto che leggiate fino a qui, nè che mi rispondiate. Mi è bastato scriverlo in uno spazio in cui so che non verrò giudicata.

Porca puzzola, volevo essere breve ma ho scritto un poema. Chiedo scusa.
Ah, l'ultimissima cosa...non mi dite "rivolgiti ad uno psicologo" l'unica volta che ho tentato di farlo a momenti la prendevo a cazzotti...appena entrata la prima cosa che ha fatto è stata di compilare e assicurarsi che lo prendessi in mano, il modulo per il pagamento del ticket. La seconda è stata quella di dirmi che non aveva idea del perchè fossi lì perchè aveva perso la documentazione stilata dalla psichiatra. La terza cosa che ha fatto è stata di stringermi la mano e presentarsi. Dopo averle raccontato quattro cazzate mi ha detto "ci vediamo settimana prossima" le ho risposto "non penso proprio" e me ne sono andata.
Inserito:  03 Feb 2014 01:26
Intanto io ho letto tutto.
Cavoli, il mio primo pensiero. "Eppure vado avanti....".
E cavoli resta il mio ultimo pensiero. (Scusami, ma stavolta sono senza parole.)
Inserito:  03 Feb 2014 02:09
Anche io ho letto tutto.
E anche io ho un pessimo rapporto con psichiatri e psicologi, ho avuto più o meno la tua stessa esperienza, e ho notato che se non sono inutili sono dannosi.

Hai ragione, la vita con te è stata di una crudeltà assurda, sinceramente dubito che qualcun altro al posto tuo non sarebbe depresso. Su una cosa sola non sono d'accordo: che ormai i tuoi figli non abbiano più bisogno di te. Chissà quanto devi averli amati per sopportare di stare con quell'uomo per tanto tempo, per la loro serenità, chissà  quanto ti sono grati e ti amano, anche se magari non te lo dicono.
Non ti do torto, hai tutte le ragioni per sentirti come ti senti, ma di certo non ti dirò che la tua unica soluzione è il suicidio.
Devi aggrapparti il più possibile alle persone che ami, in fondo tanto del nostro dolore sta proprio nel sentirci soli in questo tunnel.
Se puoi aggrappati a tutto l'amore che hai dato, a tutte le lotte e i sacrifici che hai fatto. Se puoi esci per un po' dai tuoi pensieri negativi, che sono tanti, e ti sommergono e ti bloccano, li conosco bene.
Sono consapevole di non poterti aiutare, ma vorrei essere la voce opposta ai tuoi pensieri negativi.
Io vado avanti da anni cercando di bloccarli quando arrivano, poi arriva la realtà, lo so bene, e loro ricominciano.
Non posso fare niente, se non essere la voce opposta e dirti di non farlo.
Anche se hai tutte le ragioni nel sentirti come ti senti, non farlo.
Inserito:  04 Feb 2014 00:24   Ultima modifica di: giumil
Uh grazie per le risposte!
Come, penso, la maggior parte dei depressi cronici con pensieri autodistruttivi...ho giorni buoni e giorni che lo sono meno. Un up and down, senza peraltro essere bipolare. Capite cosa intendo. Quelle mattine che vi svegliate, magari c'è il sole, magari vi va di uscire a prendere un caffè, e sembra che tutto vada alla grande, stai bene, il cancro non c'è più, le medicine hanno funzionato, rientrate in quel 15-30% che a 5 anni dalla chemioterapia è ancora vivo. Come potrebbe essere altrimenti?? Poi che so...vedete una donna con la parrucca (quando la porti hai "fiuto" per certe cose, anche se gli altri non se ne accorgono), la faccia giallognola di chi fa la chemio, coperta dal trucco nel tentativo di nascondersi. E ti vedi allo specchio, sai che anche tu sei così, la guardi, vi riconoscete all'istante (i malati di cancro sono bravissimi nello scovare i propri simili) e tutto ti ricasca addosso. Oh, non è colpa del cancro se sto come sto eh? Se non ci fosse lui troverei qualcos'altro con cui rovinarmi l'esistenza, di questo sono certissima, ma almeno per ora mi crogiolo nel tepore dell'abbraccio stritolante della malattia. Nuvola, anch'io vado avanti tentando di bloccare i pensieri negativi, la cosa buffa è che non trovo quasi mai nulla di positivo da contrapporre. Ma so che non ti racconto nulla di nuovo. La deprex, quando ti prende e qualunque sia il motivo per cui ti prende (i cervelloni dicono che si tratta di squilibri chimici in determinate aree del cervello...chissà)difficilmente ti lascia. O almeno non ti lascia per sempre. Se ne stà lì rintanata e un pò stordita dagli psicofarmaci e tu pensi di avercela fatta, ma basta una piccolezza...come una separazione, o una cellula che si moltiplica impazzita per farla risvegliare ruggente e aggressiva come non mai. Ho scoperto questa strategia, per ora funziona...io faccio come gli alcolisti anonimi che si ripromettono di restare sobri "almeno per oggi" e se lo dicono ogni santo giorno. Io mi dico "resisto, almeno per oggi" e domani ricomincio.
Inserito:  04 Feb 2014 04:32
Sì, ti capisco...
Ci sono giorni in cui riesci ad adattarti, riesci a vivere nell'attimo presrnte, ma giusto per un attimo, e stai in un modo accettabile, ma le paure non se ne sono andate, restano dentro pronte ad uscire al primo segnale utile.
Sì, dicono sia carenza di serotonina, da qualche parte ho letto che la depressione nasce da un vuoto affettivo e dal bisognodi riempire quel vuoto con qualcosa, anche con del dolore, in mancanza di altro, e forse è vero.
E poi forse la mancanza nel presente di qualcosa per cui lottare per un futuro migliore ci fa restare inermi e paurosi nei confronti degli eventi della vita. È che non abbiamo niente da perdere e lottare ci sembra uno spreco di energie, e abbiamo la sensazione che anche in futuro le cose debbano restare così, e non speriamo più.

Andiamo avanti lo stesso, anche io faccio così, ma è un trascinarsi...

So di averti detto cose che già sai, e credimi vorrei poterti dire qualcosa di costruttivo, vorrei poterti dare un consiglio utile per riuscire ad affrontare dirversamente questa angoscia e tristezza.
Sappi solo che da quello che si legge di te io ho l'immagine di una donna forte che la vita ha messo alla prova troppe volte.
Inserito:  09 Feb 2014 03:11
Sei come noi? E cosa siamo noi? Di certo non mostri, so che non volevi intendere questo, me lo son chiesto pure io. A volte mi sento una luce buia persa in questa vita bastarda.