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| Inserito: 09 Mag 2013 14:25 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 2 Data iscrizione: Mag 2013 |
Credo che è con il nostro operato nel meraviglioso viaggio terreno, che gettiamo le basi su cui germoglierà l'eterna dimora. Una volta trapssati, sarà come vibrare ad una frequenza differente da quella del reame fisico e a seconda del grado di evoluzione spirituale o della natura del potenziale energetico del nostro pensiero e delle nostre emozioni, raggiungeremo una dimensione che abbiamo concorso a preparare e verso cui siamo naturalmente atratti come avviene fra i magneti. Per questo molti vedranno uno spettacolo celestiale, altri vivranno una sorta di apoteosi della vita terrena e altri ancora saranno spettatori di lugubri e sudici sentieri. Il sunto è che l'aldilà rispecchiera ciò che risiede nella nostra anima e da che mondo e mondo un corpo malnutrito non brilla per la prosperità . Quella che le religioni definiscono punizione o castigo, in ultima analisi è solo un'afflizione a cui noi stessi ci condanniamo quand scegliamo di non edificare la nostra esistenza a dimora sacra quantopiù a una stamberga polverosa o peggio ancora ad una cloaca maleodorante . Spesso e volentieri ho meditato il suicidio e ne sono stato spesso dissuaso dal naturale istinto di sopravvivenza di cui siamo meravigliosamente dotati. A tal proposito c'è un episodio della serie cult "The X-files" dal titolo "Tunguska" dove l'agente Mulder viene catturato dai russi e imprigionato a seguito di un'indagine circa un frammento di meteorite marziano all'interno del quale si sarebbe conservato un'organismo alieno altamente tossico. All'interno della prigione russa , Mulder fa la conoscenza di un altro prigioniero che puntualmente viene sottoposto a dei cicli di vaccino in cui gli viene inoculato questo organismo mediante sessioni di tortura. Un giorno, questi dona a Mulder una lima per fuggire confidandogli di averla lavorata per uccidersi ma che, al momento di compiere l'estremo gesto, non ha avuto il coraggio di darsi la morte. Incuriosito Mulder gli chiede cosa lo avesse dissuaso e perché mai preferisse la tortura alla morte. Allora, il prigioniero che si scopre essere un biologo gli risponde : " È la meravigliosa ostinazione della vita. Quell'organismo all'interno della roccia, è sopravvissuto quattro miliardi di anni sfidando ogni logica. No, sono loro (riferendosi ai suoi aguzzini) a dovermi uccidere." . |