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| Inserito: 23 Lug 2016 19:06 Ultima modifica di: marty | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 62 Data iscrizione: Lug 2016 |
Camelia cara, purtroppo e come al solito niente bibliotecari carini, anzi decisamente addormentati, ma la mia piccola ricerca l'ho fatta comunque. Per primo, ho ritrovato il libro che ha scritto lo psichiatra che ha seguito mia mamma per molto tempo. Il capitolo sulla depressione è particolarmente esteso, sentito, particolareggiato, pieno di riferimenti letterari, prova del fatto che la sua è una conoscenza sterminata della materia. L'ho letto durante il periodo in cui prendevo l'anafranil, il cui effetto benefico ho ritrovato descritto in pieno in queste righe: "Più che ad una sciabolata credo che la terapia psichiatrica debba somigliare ad un ricamo, con tratti che si collegano e ponti che si stabiliscono, separatezze che si saldano. Ciò invia rapidamente al depresso un segnale di rassicurazione, magari solo proteggendo il sonno, controllando l'ansia, lavorando sulla morsa depressiva rendendola meno serrata; se il depresso si vede indicare un tale tratto di strada si affida, si consegna e attende. (...) E' un gomitolo che si snoda senza strappi, senza forzature, dimostrando che la patologia è perimetrata, che la sofferenza è cogestita, che quanto annunciato si realizza, che la speranza si materializza: nessuno può chiedere al depresso di credere e di sperare, altrimenti non sarebbe depresso e non ci apparirebbe come fuggiasco da una specie di mondo dei morti. Comprendere che all'interno del sapere medico il suo disturbo può disporre di un repertorio di interventi, moderare l'ansia, proteggere il riposo, tonificare la forza fisica, assottigliare anche se di poco la folta schiera dei disturbi psichici e somatici, serve a fare intendere che il segnale è arrivato, che il cancello si è schiuso; non dirà più <<voglio morire>> ma potrà dire <<sto poco bene, mi sto curando, passerà>>". (dott. Umberto Dinelli, "Il nostro cervello")
Spero che ti e vi sia piaciuta la lettura. Camelia, se vuoi ti parlo anche del libro sugli attacchi di panico, fammi sapere se ti fa piacere! E' buona la marmellata alla fragola che hai comprato? |
| Inserito: 23 Lug 2016 19:34 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 373 Data iscrizione: Giu 2016 |
Ciao marty,grazie per la citazione; l'ho apprezzata moltissimo anche io.
ho sofferto poco tempo di attacchi di panico, ma hanno lasciato cicatrici nell'anima e nel cuore. Mi farebbe piacere, e penso anche a camelia66, poter leggere altre citazione in merito. mi sono informata, a suo tempo, su ciò che stavo vivendo: depressione reattiva che poi è virata verso depressione maggiore, associata ad alcuni disturbi che tralascio. il culmine del dolore è stato durante il fenomeno della depersonalizzazione..e poi un secondo momento di cui parlerò in un altra occasione. col tempo ho capito che la psicologa che mi seguiva non ha svolto al meglio il proprio lavoro. mentre la psichiatra mi ha scaricata insieme alla metà dei suoi assistiti ad un collega, avendo ottenuto un incarico importante che le avrebbe lasciato poco tempo per gli incontri coi pazienti. ad oggi so che il mio percorso farmacologico e terapeutico è stato poco utile e forse troppo breve, in parte anche per colpa mia. soprattutto non ho la serenità per iniziarne uno nuovo. troppo doloroso. non ora. è strano l'effetto che fa il momento in cui la mente realizza e concretizza ciò che l'anima sta comunicando. ultimamente mi è capitato due volte: assurde sensazioni. ho l'impressione che la serata non volga al meglio. un caro saluto |
| Inserito: 23 Lug 2016 20:43 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 62 Data iscrizione: Lug 2016 |
Amica mia, visto che hai apprezzato la lettura, e hai parlato più nello specifico dei sintomi che hai avuto, riporto altre frasi del dott. Dinelli, sperando che ti ci puoi ritrovare, che ti faccia meditare su ciò che hai vissuto e vivi. So che la derealizzazione e la depersonalizzazione sono autodifese del cervello davanti a uno schock che, se vissuto senza barriere difensive, porterebbe un dolore devastante e intollerabile, se non alla pazzia. come, ad esempio, lo schock per la morte di un figlio. So di una signora, che quando ha perso la sua bambina in un incidente col pullmino degli scout, dopo il funerale non era più lei, delirava, teneva in mano la maglietta della figlia chiedendo: Dov'è Anna? Qui c'è la sua maglietta, se la deve mettere. Era una forma espansa ed elaborata di negazione di quanto è accaduto. Non è vero che è morta, è solo che non si vede in giro, poi torna e indossa la maglietta.
Se vorrai parlare di più di questo e di altre sintomi, sono qui per te, insieme alla nostra amica. Tieni duro, stringi i pugni, guerriera. |
| Inserito: 23 Lug 2016 20:47 Ultima modifica di: marty | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 62 Data iscrizione: Lug 2016 |
Il capitolo sulla depressione comincia così: "Giuseppe Berto ne 'Il male oscuro' sostiene: <<Io sono proprio finito, non ho neanche avuto la forza di togliere i vocabolari da sotto i piedi del letto, sebbene ormai non esistano dubbi circa la loro scarsa utilità.>> <<Ad una malattia del genere non si può contrapporre che la morte magari con il gas se mancano i barbiturici, però quanto è triste morire soli, abbandonati da tutti.>>
La depressione ha avuto in sorte spesso descrizione o definizioni letterarie e artistiche. 'Un cuore in inverno' è parso emblematico per una descrizione della depressione e non a caso è il titolo di un film delicato e intelligente. Cosa c'è infatti di più vivo, palpitante e rigoglioso del cuore? E più stretto, angusto, tetramente freddo dell'inverno. 'Un cuore in inverno', quindi, nel senso di una vita spenta, dalle voci ovattate e, diciamolo pure, della morte dentro. (...) Il depresso percepisce quasi materialmente il distacco, l'estraneità, l'irrecuperabilità concludendo con la perdita dell'attaccamento affettivo. (...) Diventano egemoni e non più marginali i sentimenti di colpa, di perdita; il depresso vive la condizione di helplessness, non aiutabile, dove senza aiuto significa senza speranza. Si insinua la hopelessness, non spera e non crede più in se stesso. L'ansia sembra un sintomo satellite della depressione. L'infrazione ansiosa riceve spiegazioni oscure caricate di minaccia, e tali esplicazioni si sedimentano in memoria e si riattualizzano all'evento successivo. La lettura a ritroso ci porta a incontrare evidenze psicopatologiche quali derealizzazioni e depersonalizzazioni, condensazioni ossessive, il panico e i disturbi somatoformi. Non possono durante la depressione, restare indenni i contenuti ideativi del pensiero. La scadente valutazione di sé non solo non viene criticata ma anzi ottiene conferma da riflessioni intorno a perdite, fallimenti, frustrazioni, inferiorità. Tali ideazioni rendono attonito il depresso, statuario, presente/assente, morto/vivo, attanagliato da una presa invincibile che lo vincola al grumo di dolore. Scende una benda nera sui suoi occhi, tutto e tutti appaiono oscurati, tetri, finiti." |
| Inserito: 24 Lug 2016 09:22 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 373 Data iscrizione: Giu 2016 |
Buongiorno a tutti. cara marty, mi riconosco come un francobollo sulla busta ..nella parte di testo che hai riportato. tremenda quanto illuminante lettura. esperienza vissute per troppo tempo. soprattutto curate male. sembra che voglia incolpare i medici, non è così: semplicemente col tempo ho compreso i loro errori. dopo una tale esperienza non me la sono più sentita di ritentare un tale percorso. è stata una scelta che porta conseguenza anche sgradevoli. qualche mese fa all'apice di una mattinata di crisi sono uscita dal lavoro diretta al pronto soccorso in cerca di aiuto. ho ricevuto una minaccia di t.s.o. , poi uno psichiatra comprensivo mi ha fatto somministrare una flebo di en al giorno per un'ora. per 2 settimane. sollievo molto breve. sto iniziando a raccontarmi più nel dettaglio perché potrebbe aiutare chi pensa di essere solo/a nel proprio dolore. parlo spesso della contrapposizione buio/luce, della loro complementarietà, consapevole che ogni dolore è unico per chi lo vive. consapevole che l'uso di farmaci da un po di sollievo, certo, ma non serve a nulla se non si educa la mente ad interagire con l'anima. si tratta di una
battaglia in cui lavorare su tutti i fronti allo stesso modo. inutile curare la febbre col paracetamolo se in realtà essa nasconde/rivela un'infezione da trattare con antibiotici. eppure il percorso intrapreso finora, il lavoro di introspezione quotidiano, il tentativo di perdonare me stessa, di non farmi ingoiare dal buio, dagli spettri di quanto commesso..sono tutte cose che impattano su me stessa come la goccia che giorno dopo giorno scava la roccia. voglio dire che lavorare su se stessi è fondamentale; essere coadiuvati da un supporto farmacologico corretto aiuta a trovare equilibrio e un proprio benessere solido prima possibile. purché i professionisti che ci aiutano siano medici validi, e non elefanti in una cristalleria. come dico sempre, il buio cela la luce che ognuno di noi ha. ma c'è. eccome se c'è ! |
| Inserito: 24 Lug 2016 11:36 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 373 Data iscrizione: Giu 2016 |
Buongiorno camelia66, come procede la tua domenica ?
e tutti gli altri ? come state ? |
| Inserito: 24 Lug 2016 13:59 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 62 Data iscrizione: Lug 2016 |
Non so se sia compresa in "tutti gli altri", mi rendo conto di aver scritto molto e forse è meglio se mi faccio un po' da parte (:
Comunque, spiritualmente cerco di mettermi alla prova: il motivo che mi ha dato un angoscia tremenda ultimamente è l'amore. Oggi c'è una svolta, da cui spero derivi il fatto che l'angoscia cali, e si rafforzi il proposito di "amare senza speranza". Chiusa parentesi. buona giornata a tutti |
| Inserito: 24 Lug 2016 17:35 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 373 Data iscrizione: Giu 2016 |
cara marty credi tu abbia capito male: stamattina ho scritto il post in cui facevo riferimento al tuo post precedente, dandoti il mio saluto mattutino. poi appena mi sono ricollegata ho scritto un post nuovo salutando camelia66, non avendola ancora letta.
due post. due riferimenti separati a due amiche, dato che dopo il primo sono uscita. quindi non sei compresa, come non lo è camelia66, in "tutti gli altri". spero di aver chiarito il fraintendimento. se invece vuoi essere meno presente per altre cause non posso che augurarti ogni bene. |
| Inserito: 24 Lug 2016 18:48 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 62 Data iscrizione: Lug 2016 |
Il fraintendimento era un altro. Scusami, amica dai petali gialli: sono sulla difensiva come un animale ferito e atterrato. Il tuo saluto mattutino lo conservo insieme alle mie cose preziose (spille, un fermaglio di mia madre).
Come dice lady Chatterley, E' terribile quando un uomo ti è entrato nel sangue. Ma gli amici sono la dolcezza più deliziosa che una coppa può contenere, e io bevo questo liquido prezioso. Buonaserata a te, alle piantine e naturalmente al nasocoda. |
| Inserito: 24 Lug 2016 21:50 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 12 Data iscrizione: Giu 2016 |
Che piacere leggere i vostri pensieri. Sarà l'effetto del "mal comune, mezzo gaudio"? Scherzo.
Avete fatto degli interessanti approfondimenti, su questo "male" che ci opprime, nelle sue diverse forme. E farlo passare con i vostri personale studi e soprattutto esperienze "sulla pelle" dal rango di "malefica forza oscura" a quella malattia cmq curabile in un modo o nell'altro, mi ha dato una prospettiva diversa, l'ho un po' ridimensionato. Poi noto dei piccoli e positivi cambiamenti, Marty con la sua passionalità è riuscita a far aprire Girasole, che è sempre stata un po' chiusa. Cosicchè mi apro un po' anche io, ripudio il nick fantasmino e vi dico che mi chiamo Massimo, mi farebbe piacere che mi chiamaste per nome, perché non sono un entità. ;-) Un caro saluto al mio harem, visto che mi pare di essere l'unico maschietto. E avanti così, siete un bel gruppo. |
| Inserito: 25 Lug 2016 06:05 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 373 Data iscrizione: Giu 2016 |
Buongiorno a tutti.
camelia66 spero tu stia benino, e che stia passando il tempo il più serenamente possibile. marty cara,non affondare nelle pene d'amore, goditi ciò che ti viene offerto e non rattristarti troppo per ciò che non si realizza. ti auguro comunque che tutto vada bene. buongiorno Massimo, bentornato. ho letto con grande piacere che sei riuscito a ridimensionare un po il buio che ti avvolge. ritengo sia un gran bel passo avanti. il primo di molti altri. a dopo |
| Inserito: 25 Lug 2016 10:25 Ultima modifica di: marty | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 62 Data iscrizione: Lug 2016 |
Vabene se mi presento qui un po' piangente? Com'era quell'espressione, "piangere come una vite tagliata"? La quantità di liquidi emessi è comunque minore di quelli della povera vite, e la sensazione è quella della pietrificazione più che della recissione.
Sia io che girasole siamo in paziente attesa della grande assente, Camelia, che forse è scappata con il bibliotecario carino (: Siete entrambe il mio primo pensiero (una nobile luce), insieme alla mamma. Caro amico, che sei passato da un'identità ectoplasmatica a una anagrafica, mi auguro che, oltre ai post delle due dame che tanto mi sono a cuore, ti sia stata utile la trascrizione a proposito della depressione tratta dall'opera del dott. Dinelli. Finisco di riportare le parti più significative. Dopo aver letto, apparirà forse più chiara quella che secondo me è l'idea di fondo della sua spiegazione: la depressione crea intorno a sè satelliti fisiologici, ansia, ossessione, panico, (aggiungo l'anoressia), in questo modo la macchia scura si allarga e si autoalimenta; ciò sembra essere il risultato di una modificazione del pensiero avvenuta a un livello profondo, così profondo che il malato non può coglierlo. Si è infatti creato un tracciato psichico, uno sconfinamento pervasivo nel pensiero delirante. Appunto si parla di un tracciato così sotterraneo che il malato, con le sue sole forze, non può vederlo, imbocca una strada senza ritorno, e come potrebbe cambiare rotta e tornare indietro se non gli viene detto cosa sta accadendo? E' importante identificare con precisione la fisionomia e il funzionamento di questa macchina mortale. L'effetto, come il nostro Massimo dice di aver sperimentato, è il suo ridimensionamento (cioè far uscire il pensiero dall'informità del delirio e sovrapporlo finalmente a uno schema logico per noi comprensibile). |
| Inserito: 25 Lug 2016 10:42 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 62 Data iscrizione: Lug 2016 |
Riprendo e ripeto una frase precedentemente menzionata: "Non possono durante la depressione, restare indenni i contenuti ideativi del pensiero. (...) La memoria aiuta questo processo fornendo al depresso materiali cospicui che egli altera, maschera, falsifica, seleziona piegandoli a documentazione di sostegno dell'ideazione depressiva. Non rimane indenne da questo naufragio neanche l'immagine del proprio corpo che appare esangue, guasto, alterato misteriosamente, decadente, irrecuperabile. Il transito alle tematiche deliranti è breve, anzi è già avvenuto, anche se non ancora con la consistenza del delirio d'organo o di Cotard.
L'esaurimento della decisione, dell'iniziativa, della volitività, della formazione delle ragioni e dei motivi opera uno stato di limitazione e di congelamento della progettualità e della programmazione di cui il depresso ha coscienza dolorosa, costante e continuamente scandita. L'inibizione e il rallentamento rappresentano emblematicamente il contrarsi del territorio che il depresso può e vuole esperire. Il ridursi progressivo di tale perimetrazione costringe il depresso in una cella immaginaria, prigioniero in un carcere senza porte, ma pur sempre prigioniero. Lo spazio così miniaturizzato viene continuamente percorso e setacciato in modo circolare, e replicato con una cadenza ossessiva e distruttiva. Anche la macchina del tempo subisce i suoi guasti, inceppandosi e perdendo fluidità e svolgimento. Il tempo appare immobile, statico, caricato di un peso insostenibile il cui lentissimo scorrere sottopone il depresso a fatica immane. Di fronte a un tempo transitivo che scorre e che non esiste, vi è il tempo trascorso, il vissuto gravido di dolori, insuccessi, mortificazioni. La trappola è scattata: in avanti non si procede, indietro si fa naufragio sugli scogli. L'annichilimento dello spazio e del tempo che dimensiona il nostro stare al mondo concorre a materializzare l'idea già latente di morte, a renderla operante con il comportamento anticonservativo. Il suicidio appare come liberazione, come via d'uscita da una condizione ormai consolidata e immodificabile." |
| Inserito: 25 Lug 2016 11:58 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 10 Data iscrizione: Mag 2016 |
ho una autonomia di pochi giorni poi crollo...spero che questa transazione sia il più rapida possibile |
| Inserito: 25 Lug 2016 12:20 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 373 Data iscrizione: Giu 2016 |
Grazie marty per i due post: alcuni tratti sono stati assolutamente illuminanti. concordo in pieno con il modo in vengono considerati l'aspetto di restrizione delle capacità decisionali e la considerazione della morte come liberazione. sono gli ostacoli fondamentali, i pilastri del buio, la sua energia, ma pare evidente anche a me che scalfire almeno la superficie del pilastro rende il mostro meno pauroso. perché è così: il dolore acceca la mente e l'anima fino a soffocarli, per cui il pertugio da cui può passare la luce sembra chiuso.
eppure è aperto e ci aspetta senza dubbi, non cambia: c'è e resterà li a renderci la mano sempre di più. buongiorno alcatraz77: il tuo nickname la dice lunga su come stai..ma preferisco pensare che tu sia un fan di Siegel. quando la tua autonomia sembrerà essere alla fine, scoprirai che dopo ogni istante ne segue un altro, un altro e poi mille ancora. e ti troverai ad aver superato un altro ostacolo in pieno buio. |
| Inserito: 25 Lug 2016 13:40 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 62 Data iscrizione: Lug 2016 |
Alcatraz, spero non ti dispiaccia, sono andata a leggere tuoi post precedenti. Vorrei dirti questo, alla luce di quanto detto sopra a proposito della mente che entra in uno stato di delirio, prova a insinuare il dubbio nel tuo pensiero, quei pochi giorni di autonomia che ti restano, sono forse una strada irreale che tu vedi, una deformazione creata dalla tua mente? forse ti viene da rispondere di no, ma tu poniti comunque il dubbio. Anche quest'altra ipotesi, simile a ciò che dice Girasole: E se tu, alla fine di questa strada, ti fermassi ad attendere il giorno dopo, semplicemente aspetti, solo respirando, e non fai nulla se non sentire il tuo respiro? Non pensare, non chiedere a te stesso di fare qualcosa, ma semplicemente stenditi da qualche parte, respira, aspetta e basta, che dopo il giorno arrivi la notte, e dopo la notte arrivi il giorno. Una cosa sì, ti è "permesso" di farla: prova un sentimento. C'è qualcosa che ami? Visualizza questa cosa nella tua mente, prova ciò che ti viene da provare. Nient'altro. Respira e prova questo sentimento. |
| Inserito: 25 Lug 2016 15:34 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 62 Data iscrizione: Lug 2016 |
Girasole, piove di nuovo! Che bello! |
| Inserito: 25 Lug 2016 15:41 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 781 Data iscrizione: Ott 2015 |
Ciao a tutti!!! pensavate che fossi scappata eh? e no care mie, purtroppo mi si è rotto il computer che anche lui poverino arrancava e stamattina sono andata a comprarne uno nuovo, meno male che avevo soldi di regali di compleanno, natale dei miei genitori. Sono tre giorni che pare sia sul punto del collasso, penso sia anche per la diminuzione delle medicine, da ieri pomeriggio a questa mattina sono stata a letto a sonnecchiare ma di un brutto sonno, tipo collasso con pensieri di stare per andare all'altro mondo, bruttissimo, eh i miei 18 anni di analisi, il sentire il miglioramento e poi giù per l'inferno, quanti soldi buttati via e quante parole amare dette dall'analista per far sì che non mollassi la sua terapia. Ora sono nelle mani di questo psichiatra che mi invita a non mollare anche col panico a mille. girasole e marty, carissime Lombardia ed Emilia. io sono lombarda di origine emiliana, è sempre più bello il conoscersi sempre di più. Massimo bene che ti sei svelato, vuol dire che ti abbiamo invogliato a scoprirti, alcatraz forza! Vi abbraccio tutti! |
| Inserito: 25 Lug 2016 19:13 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 373 Data iscrizione: Giu 2016 |
marty mi fa piacere che da te l'aria si rinfreschi. oggi siamo stati col nasocoda a passeggiare nei boschi: mi sento le gambette a pezzettini...le salite mi ammazzano. stasera vedo un cielo che inizia ad ingrigire di pioggia. vedremo domani cosa faranno queste nuvole.
eccoti camelia66! ti sei data alle spese folli ehh !! anche io fatico a risparmiare qualcosa ogni mese. spesso spero che non succeda nulla di economicamente esorbitante. penso che la riduzione dei farmaci sia un motivo importante, come causa di questo tuo momento di malessere forte. a me capitava all'inizio, quando ci sono voluti più cambi di farmaco per trovare quello più adatto, nonché gli aggiornamenti delle dosi. sembra strano ma anche le diminuzioni sono dure per il fisico. da quanto scrivi hai trovato un medico valido sia professionalmente che umanamente. ottimo! so di riempirvi di sciocchezze, raccontando talvolta cose che potrebbero essere o.t., ma sapeste com'è rilassante.. caso mai ditelo :) intanto Buona serata e soprattutto passate una notte tranquilla. |
| Inserito: 25 Lug 2016 20:18 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 781 Data iscrizione: Ott 2015 |
girasole ma quali sciocchezze! anzi dobbiamo parlare un po'di tutto, se no diventiamo noi stesse un manuale di psichiatria, eh sì stamattina mi sono data alla pazza gioia con la spesa folle!!!E voi che follie vi concedete? qui non ne vuole sapere di piovere. Sogni d'oro per questa notte, quanti sogni ho portato in analisi! ma appunto erano sogni, sono rimasti gli incubi...
A presto girasole. marty, Massimo e alcatraz, qualcun altro vuole unirsi a noi? |
| Inserito: 25 Lug 2016 23:07 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 62 Data iscrizione: Lug 2016 |
se sono sciocchezze, mitica girasole, allora all'improvviso amo il concetto di schiocchezza! mi piace tantissimo quando apri delle finestre, ne abbiamo bisogno tutti. nella mia piccola casa l'aria diventa subito leggera e fresca, quando lo fai. Grazie. non sapete che effetto mi ha fatto conoscervi. ad esempio in pochi giorni ho smesso di vergognarmi di essere me stessa. bè, non del tutto, non si può cambiare una vita in un baleno. Il mio grazie moltiplicatelo per mille. Sono qui con voi nel riso e nella lotta, sempre. |
| Inserito: 26 Lug 2016 08:15 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 781 Data iscrizione: Ott 2015 |
buongiorno a tutti, il mio computer nuovo non vuol saperne di riconoscermi l'email, aiutooooo!!! una buona giornata a voi, se non mi prende il panico vado a tagliarmi i capelli. |
| Inserito: 26 Lug 2016 08:38 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 373 Data iscrizione: Giu 2016 |
Buongiorno a tutti. un ringraziamento a camelia66 e marty per le parole di comprensione. continuerò su questa strada :).
camelia66 la follia che un tempo mi concedevo erano i viaggi. oggi...beh oggi la mia più grande follia è uscire di casa senza pensieri e senza piangere, dentro ne fuori. cara marty fai bene a non vergognarti di te stessa: non nutrire il buio. alimenta invece la luce, magari con le piccole follie di cui parla camelia66. oggi da me si sta bene: poche nuvole e temperatura gradevole. mi piacerebbe fare un giro anche oggi, ma devo trovare un percorso bello. possibilmente pianeggiante ;). per ora mi limito ad andare a fare la spesa, si pranza e intanto decidero' la meta. cosa farete voi oggi ? massimo e alcatraz che impegni avete ? |
| Inserito: 26 Lug 2016 09:00 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 62 Data iscrizione: Lug 2016 |
Riprendo a fare la pendolare. Non che lavori poi tanto. A dire il vero, non guadagno nemmeno il necessario per l'affitto, quindi niente piccole follie per me (: La sera tardi è il momento peggiore, perchè il pensiero di aver perduto un amore grande e profondo mi fa scoppiare dal dolore e dalla disperazione. Pur non essendo religiosa chiedo a qualche dio di insegnarmi a morire. Sono crisi violente ma almeno brevi, perchè poi mi ordino di respirare, penso a voi, e il sollievo arriva. |
| Inserito: 26 Lug 2016 09:13 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 62 Data iscrizione: Lug 2016 |
I tuoi piccoli racconti quotidiani sono una meraviglia, girasole (: |
| Inserito: 26 Lug 2016 10:32 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 373 Data iscrizione: Giu 2016 |
ah mia piccola ( per un questione di differenza di età ) grande marty...perdere un amore può portare ai limiti della pazzia, ma solo se glielo si concede. soffri, piangi, grida, pensa ai bei momenti..step obbligatori per potersi lavare via i residui di un amore finito. poi starai sempre meglio. non dare al buio altra fonte di energia. per un po ovviamente questa "fine" sarà il centro dei tuoi pensieri, ma sappi e credimi se ti dico che spesso una storia che finisce nonostante i nostri sforzi per continuare, porta più vantaggi che problemi. lo vedrai piu avanti, quando sarai un po più serena. hai crisi violente ma brevi: bene, significa che sarà più semplice per te abbandonarle.
sei forte, giovane, e soprattutto NON sei sola. lo grido a tutti coloro facciano un salto qui: non siete soli!!! non siamo soli!!! |
| Inserito: 26 Lug 2016 15:15 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 781 Data iscrizione: Ott 2015 |
ciao, sono passata a farvi un salutino, fra una mezzoretta andrò a fare commissioni e magari se non sono troppo panicata farò un giretto in biblioteca per sbirciare qualche libro di psichiatria o psicologia. Io un uomo non l'ho mai avuto, è questo che mi fa soffrire più di tutto con tutti i sintomi correlati, pensieri continui di morte e attacchi di panico. Ecco vi ho "svelato" la ragione profonda del mio star male. Vi voglio bene.
marty se vuoi scrivere sugli attacchi di panico leggerò con interesse. |
| Inserito: 26 Lug 2016 16:40 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 62 Data iscrizione: Lug 2016 |
Mi sto convincendo che Girasole abbia sempre ragione.
La mancanza d'amore può portare allo spegnersi di tutte le luci, ma solo se glielo si permette. Si è amati da altri amori, anche più forti e completi, anche meno esigenti e volatili di quello di un uomo. Spero che tu sappia, Camelia, che hai l'amore di chi ti vuole bene, di chi ti capisce, di chi ti aspetta in tua assenza. Ti appoggio tra le dita questo bigliettino: Sei sposa della primavera, dei nostri sorrisi e di tutte le cose belle del mondo. |
| Inserito: 26 Lug 2016 19:43 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 10 Data iscrizione: Mag 2016 |
mi vergogno molto per quello che ho scritto, anche per la mia età, no prestate attenzione alle mie elucubrazioni, pensieri sfuggiti al mio controllo figli di un'utopia, scusate |
| Inserito: 26 Lug 2016 20:49 | |
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Utente registrato Offline Messaggi: 373 Data iscrizione: Giu 2016 |
Buonasera a tutti. caro amico alcatraz77, non scusarti mai quando scrivi ciò che senti. che si tratti di un momento di follia suicida così come della volta che magari hai indossato la maglia al rovescio..se l'hai scritto significa che avevi voglia o necessità di condividere quel pensiero.nessuno giudica, al contrario ognuno accoglie dentro di sé ciò che legge e ne fa tesoro. ognuno di noi rappresenta un micro mondo: oggi un fardello, domani sorgente di pensieri utili a qualcuno, ma sempre e comunque Noi. cara marty, grazie per aver meditato sulle mie parole: credevo di essermi spinta un po troppo nel tuo intimo. aggiungo solo che la prima forma di amore da coltivare è l'amore per se stessi. volere bene al nostro Io ci riempie di emozioni ed emotività, di equilibrio e serenita'. come conseguenza impariamo a perdonarci e quindi accettare i nostri limiti, difetti, e così a relazionarci con il resto del mondo. e a voler bene agli altri. qualcuno meritera' il nostro amore, qualcun altro no. cara camelia66, parli di amore verso un uomo come di esperienza mai avuta. posso capire che per te sia una lacuna incolmabile, ma ha assolutamente ragione marty asserendo che "hai l'amore di chi ti vuole bene". aggiungo che è un amore diverso per tipo di relazione, ma è un amore che nessuno può portarti via.
dormite sonni sereni... |